. Il Palazzo ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche . appartenenti alle Corpora-zioni Religiose ed alle Collegiate soppresse nelleMarche, perchè si costituisse un Museo annesso allaScuola di belle Arti, collegata allUniversità, cheVenne trasformata, poi, in Istituto autonomo. Pocheopere entrarono in virtù di questa disposizione; la 13 maggior parte ju adunata mercè la tenace operositàdei Preposti alVIstituto di Belle Arti^ Nel 1912y come si è ricordato, venne eretta laGalleria Nazionale delle Marche. Si diede in seguitoassetto giuridico allEnte, legalizzando i depositi del-lIsti
. Il Palazzo ducale di Urbino e la Galleria nazionale delle Marche . appartenenti alle Corpora-zioni Religiose ed alle Collegiate soppresse nelleMarche, perchè si costituisse un Museo annesso allaScuola di belle Arti, collegata allUniversità, cheVenne trasformata, poi, in Istituto autonomo. Pocheopere entrarono in virtù di questa disposizione; la 13 maggior parte ju adunata mercè la tenace operositàdei Preposti alVIstituto di Belle Arti^ Nel 1912y come si è ricordato, venne eretta laGalleria Nazionale delle Marche. Si diede in seguitoassetto giuridico allEnte, legalizzando i depositi del-lIstituto, compreso quello della collezione Mauruzi,e quelli dal Comune fatti allIstituto; si promosseronuovi depositi, si effettuarono acquisti notevoli. La presente ripartizione delle opere in tre sezionivenne compiuta nel 1918, in occasione del grandeampliamento della Galleria che, mentre in origineaveva otto sale desposizione, senza contare il salonedel trono, le due cappelline e lo studiolo, ne vantaora trentuna e di altre è in corso lapertura. 16 Tav. Maioliche di fabbriche iT^^aiÉ ^?K^ te ^^ « ] KilttL «kdH Arazzo fiammingo del secolo XV. Tav. VII.
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