. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. NOTE DI CACCIA 315 buona esposizione o per altre cause. La quarta specie e precisamente VOchthebius Gestroi, è quella che presenta il maggiore interesse, essendo stata considerata sino ad ora come una rarità conosciuta in pochi esem- plari raccolti all'isola del Giglio e al volo nei dintorni di Genova (Boc- cadasse). Nell'ambiente in questione, che può essere considerato la sua biosede elettiva, esso è invece molto frequente: ne raccolsi infatti. Fig. 4 - Fallo di Octhebius (Hymenodes) Gestroi Gridelli e porzione dist


. Annali del Museo civico di storia naturale Giacomo Doria. Natural history. NOTE DI CACCIA 315 buona esposizione o per altre cause. La quarta specie e precisamente VOchthebius Gestroi, è quella che presenta il maggiore interesse, essendo stata considerata sino ad ora come una rarità conosciuta in pochi esem- plari raccolti all'isola del Giglio e al volo nei dintorni di Genova (Boc- cadasse). Nell'ambiente in questione, che può essere considerato la sua biosede elettiva, esso è invece molto frequente: ne raccolsi infatti. Fig. 4 - Fallo di Octhebius (Hymenodes) Gestroi Gridelli e porzione distale dei pa- rafalli visti ad un maggiore ingrandimento. Genova-Nervi, 18 aprile 1965. complessivamente un centinaio di esemplari a Vernazza il 19 settembre 1961, almeno una cinquantina lungo la scogliera di Genova-Nervi il 18 aprile e F8 agosto 1965 ed una diecina di esemplari I'll giugno 1967 a punta Chiappa (Camogli). Allo scopo di facilitare il riconoscimento di questo caratteristico Ochthebius, ne rappresento nella fig. 4 le caratteristiche del fallo. Hydraena (Haenydra) samnitica Fiori (Col. Hydraenidae). È una delle specie più caratteristiche della idrenofauna italica, appartenente al difficile gruppo della gracilis, considerata come un re- litto dell'era glaciale, nota sino ad ora di un'unica stazione dell'Italia peninsulare e precisamente per le gelide acque del rio Arno nei pressi di Pietracamela nel versante di Teramo del Gran Sasso d'Italia, a circa 1200 m , con temperatura di 6-7° C come accertato dalle misu- razioni da me effettuate nell'agosto del 1961 nel corso di una escursione svolta espressamente nella zona per reperirvi la specie. La stazione, bio- logicamente caratteristica sotto ogni aspetto è stata purtroppo trovata sconvolta a seguito di un quasi totale prosciugamento del rio per l'uti- lizzazione delle sue acque al fine di alimentare una piccola centrale. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been


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