. Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso .. . 5^:1!:^^ -^jjipsìr DONNA macilcntc,5^ mal vcftita, nella de/ìra mano tenga vn f»-nio di falce > nella iiniflravnapietra pomice, & a canto haueràvna▼acca magra. Dipingefi la caicflia magra > perdimoftra
. Iconologia di Cesare Ripa perugino, cavre. de sti. Mauritio, e Lazzaro : nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altere infinite materie : opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad ogni studioso .. . 5^:1!:^^ -^jjipsìr DONNA macilcntc,5^ mal vcftita, nella de/ìra mano tenga vn f»-nio di falce > nella iiniflravnapietra pomice, & a canto haueràvna▼acca magra. Dipingefi la caicflia magra > perdimoftrare leffetto del mancamentodelle cole alia vita h umana neceilarie , perche A danaro folito a fpendereJargamentc in più felici tcmpi,nelle Aerili ftagioni,poco meno, che tuttofi trasferifce nel dominio di pochi,di modo,cne facilmente i poueri rimangono macilenti, & mal vefliti per careflia di psne, & di danari. ^ la pietra poniicc,6;^il falice pianta fono lièrili, 6: la ftenlità é principal cagione DI CESJRE RlPJy 9jr •àgionc della care/lia, ma alcune Lolte nafce ancora per Jinfatiabilc cupi-digia dalcuni Mercanti,Ii quali ibgliono ( fraudando la natura ) affligger©la pouera gente coni loro inganni. Dipingefi appreflo la vacca raagra,per fcgno di care Aia, &qucftofigni-iczto io moflrò Giolcfib nelle iàcre lettere , quando dichiarò il iogno CARITÀ. DONNA vcilfta dhabito roflu, che nella mano deftra tenga vncore ardente, & con Li finiflra abbracci vn canta è habiio della volontà infulb da Dio, che ci inclina ad am^arIui,come nortro vltimofine,& il prolsimo come noi fieisi, coli la deferì-vono 1 Sacri Thèologi. coieuore ardente in mano, & col fanciullo in bi-accio, jjcr notaic, ciiC ia carità è vno effetto,^: puro, & ardente neiraniino ver-io DÌO76: veriQ ic ciCiiture. li cuore lì dice ardere quando ^iiixw, perche ÌX i UiO- loo I e 0 M 0 LO G I J moueiidofi gli rpiriti di qualche oggetto degiK), fanno re/lrijigereii
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