. Storia dell'Italia antica. e-nitore r esser verecondo e forte. Dalla madre, 1 esserpio; il donar volentieri; lastenermi non sol dal fare ilmale, ma anche dal venirne in pensiero. Ancora lesserfrugale nel vitto, e allenissimo dalle usanze dei mio bisavolo, il non essere andato alle pubblichescuole ; 1 avere avuto dei buoni maestri per casa, e ilconoscere, che in siffatte cose non si vuol guardare allaspesa. Dal mio aio, il non aver parteggiato per gli au- 1 Frontone, I, 110, N8, 134, 201, 208, 211, II, 16, 6», 70, 108, 138. 2 Capitolino, iW. A«jv/., I-i, e Pio. 10; Dione Cassio, LX


. Storia dell'Italia antica. e-nitore r esser verecondo e forte. Dalla madre, 1 esserpio; il donar volentieri; lastenermi non sol dal fare ilmale, ma anche dal venirne in pensiero. Ancora lesserfrugale nel vitto, e allenissimo dalle usanze dei mio bisavolo, il non essere andato alle pubblichescuole ; 1 avere avuto dei buoni maestri per casa, e ilconoscere, che in siffatte cose non si vuol guardare allaspesa. Dal mio aio, il non aver parteggiato per gli au- 1 Frontone, I, 110, N8, 134, 201, 208, 211, II, 16, 6», 70, 108, 138. 2 Capitolino, iW. A«jv/., I-i, e Pio. 10; Dione Cassio, LXX, 1 e 35; Frontone, I, 20G ;Filostrato, So/!sti. II, 1, 9; Digesto. XLIX, 1, 1, 3. i Gap. IV.] CIO CHE MARCO IMPARO PER GOVERNARE LA VITA. 721 righi del circo; il reggere alla fatica; laver bisogno dipoco; il saper fare da me; il non intromettermi nellefaccende altrui; il non porger facilmente orecchio ai de-latori. Da Diogneto (), il non occuparmi dinezie; il nondar fede a ciò che i maghi e i fattucchieri dicono intorno. Erode Attico maestro di M. Abr In ilconogr vjI. IV, r tav CI j n. 3). alle malie, allo scongiurare gli spiriti e altre cose di talfa» il patire che altri mi parli francamente; lessermidato alla filosofia; lavere udito primieramente Bacchio, (^) Era filosofo e pittore. Opcram j^dnrjendo suJj magistro Dioynctodcdit. Capitolino, M. Aurei.^ 4. 722 GIO CHE MARCO IMPARO PER GOVERNARE LA VITA. [Lib. VII. poi Tandaride, e Marciano ; 1avere scritto dialoghi — Da Rustico, lesser venuto in per^siero chei miei costumi avean bisogno di correzione e di coltura; ilnon essermisviato -^^lf^Ì!X dietro ad unambi-zione di sofista, 0scrivendo su mate-rie speculative, odeclamando ora-zioncelle esortato-rie, 0 facendo, perdar nellocchio al-trui, luomo austeroe benefico ; e loavere abbandonatola rettorica e la poe-tica e il bel favel-lare; e il non pas-seggiare togato percasa, e altre talicose ; e lo scriverle lettere semplice-mente e natural-mente, come


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