La carrozza nella storia della locomozione . siers, 1897-1898, pa{>-. 52. 15 — 114 — Londra del 1851, e per la praticità e leggerezza ottenne gran fodrine superiori furono, da prima, coperte da una specie di imi-tazione di vimini. Altra invenzione rimarchevole fu quella della carrozza del ducadi Wellington; specie di cabriolet o carrick con un cab a due ruoteper tuta sola persona, ma questo tipo non trovò favore. Sono innumerevoli le invenzioni dovute al gusto particolare, mapresto cadute in disuso ; ed è da notarsi che i tipi più sollecitamenteabbandonati furono quelli che presen
La carrozza nella storia della locomozione . siers, 1897-1898, pa{>-. 52. 15 — 114 — Londra del 1851, e per la praticità e leggerezza ottenne gran fodrine superiori furono, da prima, coperte da una specie di imi-tazione di vimini. Altra invenzione rimarchevole fu quella della carrozza del ducadi Wellington; specie di cabriolet o carrick con un cab a due ruoteper tuta sola persona, ma questo tipo non trovò favore. Sono innumerevoli le invenzioni dovute al gusto particolare, mapresto cadute in disuso ; ed è da notarsi che i tipi più sollecitamenteabbandonati furono quelli che presentavano le minori comodità persalirvi ed entrarvi. Questo spiega come sia rimasto incrollabile attra-verso gli anni il coipé, veramente popolare, di grande praticità, perchèvi si entra e se ne esce molto facilmente. Un altro veicolo, che ha acquistato, in Inghilterra particolarmente,una vera popolarità, è stato VHansom-cab, dal nome del suo inventorelarchitetto Hansoni. Ha oramai settanta anni questa vettura a due grandi Haiisoin-cab, (disegno fornito dalla Ditta Talbot di Milano, fabbricante di gomme per ruote). portante una cassa interamente coperta, che si può chiudere davanticon una porta a due battenti e con cristalli intelaiati, ripiegati inalto nellinterno. Il cocchiere è collocato di dietro, al dissopra dellacassa, in modo speciale per potere ben dirigere il cavallo. Il viag- — 115 — giatore ha il vantaggio di vedere liberamente davanti a se. Questoveicolo è eminentemente pratico ; vi si colloca davanti e sopra tantobagaglio quanto appena si riesce da noi a collocare in un brozLgham,e per laltezza delle sue ruote permette di spingere il cavallo ad untrotto molto allungato, e nelle voltate, negli scartamenti, nei gira-menti si presta con un straordinaria facilità. Glinglesi si compiaciononel chiamarlo « la gondola di Londra » ; il godimento che si provaa viaggiarvi dentro è indicibile; ed è notevole che, fuori di Londrae dellInghilterra,
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