. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. Ne a menfa fi fedea fplendida, e grande. Oh fecoli felici, ore beate! Perchè mai da Pandora in terra fparfaViddefi la difeordia, e f empietate ! La Terra allor divenne avara, e fcarfa;Sotto Giove politico, e fé veroTutto il Mondo mutò genio, e comparfa. AUor fi vidde Licaone il fiero Dar per cibo agli Dei le membra umane,£ crebbe allor di Giano il doppio impero: Ei con due facce, e con due forme (traneA fingere infegnò : per lui nel LazioLe Guerre incominciaro afpre, inumane. Più


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. Ne a menfa fi fedea fplendida, e grande. Oh fecoli felici, ore beate! Perchè mai da Pandora in terra fparfaViddefi la difeordia, e f empietate ! La Terra allor divenne avara, e fcarfa;Sotto Giove politico, e fé veroTutto il Mondo mutò genio, e comparfa. AUor fi vidde Licaone il fiero Dar per cibo agli Dei le membra umane,£ crebbe allor di Giano il doppio impero: Ei con due facce, e con due forme (traneA fingere infegnò : per lui nel LazioLe Guerre incominciaro afpre, inumane. Più termini, e confini in ogni fpazioDi Terra podi furo, e di fua forteNé il fuddito, né il Re giammai fu fazio, Palagj, infegne, onor, titoli, e corte Inventò il fatto umano: e noi frattantoCinfe di fplendidiffime ritorte. P 2 Se 22$ Se poi permiani di Giovinezza il vanto,Non giova daccordar con ftile adornoGli atti, il pie, la favella , il crine, il manto E quella turba , che ci adula intorno Da noi fi fcofta, e allora fi conclude,Che nel breve di vita inftabil giornoSol verace ornamento è la CORO- CORONA DI OTTAVE. Del SignorABATE MOREI CUSTODE DARCADIA „ /^\ Uella che in noi deftò tal meraviglia„ V^ Dolce contando in (ignorile ammanto, „ Del gran RoDASPEfu la faggia Figlia,„ Delle Arcadiche Selve Onore, Vanto.„ Qual Ninfa mai, quale à coftei fomiglia,„ Ai coftumi, aila mente, ai geni, al canto £„ Arcadi Amici Coroniam dAlloro„ Ninta di merto tal, di tal decoro. Del Signor Abate DON IGNAZIO BONCOMPAGNI LUDOVISI De* Duchi di Sora , e Principi di Piombino Fra gli Arcadi ROSMINO CINOSURlOk >, I^T Infa di merto tal, di tal decoro JL\l Io vorrei Coronar , ma il tento invano :Non so ne pur piegare il verde AlloroColiinefperta ancor tenera Mufe, ò Grazie voi, che in lieto coroGite cogliendo Fior dal Monte al Piano,Voi Coronate con ferene ciglia 5, Quella che in noi dettò tal meraviglia. P 3 Del Del SignoreDON VINCENZO CAPECE-LATRO Mar


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