. Dialogo dell'imprese militari et amorose . f lhiBorie mie, che vi faranno immortale , in quelluogo doue miracolofamentefacefie volare per lari4il CafteldelTVouo a, Napoli,non vorrei,che vi parti-fte da quejlo , come da co fa, che vha portato efiremèhonore, ciò confeffan-do effer vero, torno a dirmh Guardate voi ,fe in effotroua&e alcunpropofìto,chio ne farò per-che alcunifcnuono,che lofhruzzo non coua lefue vo-lta fededòuifopra cpmeglialtri vccelli, ma guardan-dogli colaggi effcacifimi del lume de gliocchij,figu-rai loflruz^o mafchio e lafemina,che mir


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . f lhiBorie mie, che vi faranno immortale , in quelluogo doue miracolofamentefacefie volare per lari4il CafteldelTVouo a, Napoli,non vorrei,che vi parti-fte da quejlo , come da co fa, che vha portato efiremèhonore, ciò confeffan-do effer vero, torno a dirmh Guardate voi ,fe in effotroua&e alcunpropofìto,chio ne farò per-che alcunifcnuono,che lofhruzzo non coua lefue vo-lta fededòuifopra cpmeglialtri vccelli, ma guardan-dogli colaggi effcacifimi del lume de gliocchij,figu-rai loflruz^o mafchio e lafemina,che mirauanofffamente lvoua loro,vfedo lor da gliocchij raggi [oprale dette voua^eìmottoera quello > diversa abaliis virtvti valemvsj EJprimendolafua vnica laude e peritia deltinuentione di queimacinamentifotterranei,che con la violenzedel fuoco fono agguagliati alt effetto del-le furie ajfaifpmo limprefa al ContePietro, & accet-tila. G LE IMPRESE. poM. Certamente vostriJlruz,z,i con lalor proprietà mi pare,à habbianferuito à pennello inqmfte tre diuerffiime imprese no so certo:fé potretemigliorare in quel?altre, che vi rejlano a dire, fatteda voiie farà pofibile,che fmaccafk ialtre, che con-terete fatte d altri belli i o. Io nonfon startogate,che io prefuma ne tn quello,ni in altro di far-si bene da potere auanzumma ne anche agguagliarefinuentioni deglialtri ingegni, come fu quella, cheporto già il gran Marche fé di Ve far a la prima vol-ta, chegli andò Capitan generale di tutti icauallileggieri ,laqual fa ben veduta ddnimici nel fatto4òrme di Rauerna,nel quale effo Mar eh e fé per difenderla bandiera Juafu grane*, ete ferito,e poi, trottatojr&morti,fatte prigione da tiwcefi. pom. Dite Mons. D / UHI G10V10. $9 Mons. Che portaua egli nella bandiera efbpraueHaìciò, Vn targone Spartano colmottoxhe quella ma*gnanima donna porfe al figliuoloyeheandana alla battaglia di Matinea, dice dogli, avt c


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