Il diario di un viandante (Dal Deserto al Mar Glaciale) . )are, non ba-standogli lamore della fidanzata, aveva cercato lamore dellamadre di lei. Accadde cosi che il marito, venuto a cogni-zione di tale illecito intreccio pensasse di risolverlo con de-cisa energia. Armatosi di tutto punto attese il momento pro-pizio, giunto il quale, irruppe in casa e diresse sui colpe-voli un ben nutrito fuoco di fucileria. E fu dal punto risolu-tivo della tragedia domestica che la cosa minacciò di assu-mere un aspetto ben differente e ben più serio. Non appena dalle strade e dalle piazze furono uditi iprimi c


Il diario di un viandante (Dal Deserto al Mar Glaciale) . )are, non ba-standogli lamore della fidanzata, aveva cercato lamore dellamadre di lei. Accadde cosi che il marito, venuto a cogni-zione di tale illecito intreccio pensasse di risolverlo con de-cisa energia. Armatosi di tutto punto attese il momento pro-pizio, giunto il quale, irruppe in casa e diresse sui colpe-voli un ben nutrito fuoco di fucileria. E fu dal punto risolu-tivo della tragedia domestica che la cosa minacciò di assu-mere un aspetto ben differente e ben più serio. Non appena dalle strade e dalle piazze furono uditi iprimi colpi, nacque un vero tumulto. Fulmineaìuente si sparse la voce che i contadini eranodiscesi ad assaltare la città, che già ne avevano invasa la])arte alta dando fuoco alle case e saccheggiando. Si temetteuna strage. I mussulmani corsero alle armi. Si vide inbreve tutta hi Canea invasa da, gente farneticante la quale. Una beduina. ljsoia minoica 129 correva in varie direzioni impugnando minacciosamente ilfucile. Anche i giovinetti erano armati. Bastava limpru-denza 0 la soverchia eccitazione di qualcuno a far na-scere un massacro. Ciò non avvenne perchè si riseppela causa prima che aveva originato il panico improvviso e,poco alla volta, la fittizia calma ritornò. A Rettimo è avvenuto qualcosa di simile ; causa, un fucileche esplose cadendo dalle mani di un gendarme. I mussul-mani vivono nel timore continuo di una rappresaglia daparte dei cristiani, ma non lo manifestano. Tutto è ordina-riamente tranquillo e si svolge nella pace dei ra})porticonsueti. Ora, su lentrata del porto, non è issata alcuna han-diera; i marinai delle sette navi montano la guardia perturno e i cretesi attendono la decisione delle Potenze. x\t-tendono tranquillamente fiduciosi. Basterebbe però la solapresenza di una nave turca nelle acque di Creta a far di-vampare la rivolta. A ciò tutti sono risoluti con fermezza,ne i


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