. Descrizione delle pitture, sculture, architetture ed altre cose rare della insigne città di Ascoli nella Marca . cune belle Urne fepolcrali etrufche,e romane; delle Olle cinerarie, ed alcuni vafì fit-tili domeftici. Si aggiunge a cotefte rarità unaraccolta di gemme, e di produzioni fpettanti al-la ftoria naturale, le quali potranno con piacereallettare, ed iftruire gìindagatori delle opere ma-ravighofe della natura, e far lorovenerare in ef-fe la grandezza, e lonnipotenza del nella via di fianco al Palazzo Anzianale , fivede di ricontro una gran lapide , la quale hatremarmi
. Descrizione delle pitture, sculture, architetture ed altre cose rare della insigne città di Ascoli nella Marca . cune belle Urne fepolcrali etrufche,e romane; delle Olle cinerarie, ed alcuni vafì fit-tili domeftici. Si aggiunge a cotefte rarità unaraccolta di gemme, e di produzioni fpettanti al-la ftoria naturale, le quali potranno con piacereallettare, ed iftruire gìindagatori delle opere ma-ravighofe della natura, e far lorovenerare in ef-fe la grandezza, e lonnipotenza del nella via di fianco al Palazzo Anzianale , fivede di ricontro una gran lapide , la quale hatremarmi fcolpite, ed uno è quello della Città,il più elegante di quanti altri ne ho veduti , edavvi la leggenda intorno la lapide in lettere go-tiche . Si distingue beniffimo , che ella è fiataquivi trafportata da altro luogo , e come com-munemente fi dice, della montagna di S. quefta memoria alla Nobile Famiglia Ti-baldefchi, ora eflinta . Il fenfo dell infezione è jl feguente. Ad (a) Fu ritrovato in Assisi , negli antichi fotterrane»,fccperti anni fono nel Convento delle Monache di5. cfrospetto dantico Uemplo a J. Gregorio f/lqpWiùy. mine. 37Ad laudem & reverentiam omnipotentis Dei & BeataeMarine Virginis & Beati Emindii & Beati Marti-ni protettori* partis Guelfe bas domos fecit fierivir magnus & extrenuus Tommafu de Tibalifihijfab anno Domini M. Ufi. Ufi- in XII- indizionetempore Dni Boni PP. noni (a) a S. GREGORIO MAGNO Parrocchia . uefta Chiefa è ftata fabbricata fulle rovine di unTempio, creduto di Veda. Erimafa in piedi lacella con la fua tribuna, e i quattro pilaftri del-le cantonate con due colonne corintie della fron-te del portico (b). Effe fono fituate ad un inter-vallo di palmi undeci e mezzo ; giacché ce nera-no quattro in facciata! e due altre colonne eranopofte, ciafcuna, al voltare delle cantonate-, per-chè tra la colonna di angolo , e ì pilaftro correun intervallo di palmi ventifei e due terzi. Que-lli rimafugli ci fanno vedere i
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