. Iconologia, overo, Descrittione d'imagini delle virtu', vitii, affetti, passioni humane, corpi celesti, mondo e sue parti . ualfiuoglia accidente rimoiiaglocchi dallequità, &e dal giufto,& come laquila polla da glantichi pervccello di acutiflìma villa , deue il Giudice vedere, Se penetrar fino allanafcofta,& occulta verità rapprefentata per la pietra de! paragoncnella guifa^efièdettOjlaqualcnefignincalacognitione del vero, Se del falfo. GItO CO Di CefareRipa. 201 G1V0C0 D^ALV^yH^TlCO. VN fanciullo nudo alato, con ambedue le mani diftefe in alto , prenwdendo vna di due treccie che pendono da


. Iconologia, overo, Descrittione d'imagini delle virtu', vitii, affetti, passioni humane, corpi celesti, mondo e sue parti . ualfiuoglia accidente rimoiiaglocchi dallequità, &e dal giufto,& come laquila polla da glantichi pervccello di acutiflìma villa , deue il Giudice vedere, Se penetrar fino allanafcofta,& occulta verità rapprefentata per la pietra de! paragoncnella guifa^efièdettOjlaqualcnefignincalacognitione del vero, Se del falfo. GItO CO Di CefareRipa. 201 G1V0C0 D^ALV^yH^TlCO. VN fanciullo nudo alato, con ambedue le mani diftefe in alto , prenwdendo vna di due treccie che pendono da vna tefla di donna , cheIta pofta in qualche modo alta,che il fanciullo non vi pofla arriuar à fat-to. S{a quella tefta ornata dyn panno , chedifcenda infino al mezo ;& vi farà fcritto. I O C V S . C 1 V■ B, 1 S D I T T 1 0 2\* E. HVOMO veftitodi porpora, nella delira mano tenga vno fcettro »quaPè vero inditio di naturai giurisdittione, & nellaltra i falci con-folari, che lì porta uano per fegno di quello mede/imo. G 1 V S T IT 1 A. Secondo che riferifce tdulo DONNA in forma di bella vergne, coronata , & v flira doro, checon àjfi moftrt degna di riuercnza con glocchi di acuBlTìmi villa, eoa vn monile al collo nel quale Ha vnocchio (colpito . Ce dice 20z Iconologia. Dice Platone , che la Giuftitia vede il tutto, Se che da glantichi facer-doti fu chiamata veditrice di tutte le cofe. Onde Apuleio giura per loc-chio del Sole,& della Giuftitia infieme, qua/ì che non vegga quello mendi quello, le quali cofe habbiamo noi ad intendere, che deuono efTere nemitnftri della Giuftitia, perche bifogna,che quelli con acutiflìmo vederepenetrino fino alla nafcofta,& occulta verità,& /ìeno come le carte vergi-ni puri dogni paMìone, fiche ne pretiofi doni, ne falfe lufinghe, né altracofa li polla corrompere: mafiano faldi,maturi, graui,e puri, come loroche auanza glaltri metalli, in doppio pefo, &C valore. Et perciò potiamo dircene la


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