Opere volgari . do le azioni, e i modi r>o-ftri , e tutto quello che cfli nella lor gio-ventù non facevano ; affermando ancor, o-gni buon coftume , e buona maniera di vi-vere , ogni virtù , in fomma ogni cofa andar fempre di malinpeggio. E veramente par cofa molto aliena dalla ragione , e de-gna di maraviglia , che la età matura , la qual con la lunga cfpe-rienza fuol far nel rcfto il giudicio degli uomini più perfetto , inquello lo corrompa tanto , che non lì avveggano , che fé 1 mondofempre andarle peggiorando , e che i padri fodero generalmentemigliori che i figliuoli , molto prima che o


Opere volgari . do le azioni, e i modi r>o-ftri , e tutto quello che cfli nella lor gio-ventù non facevano ; affermando ancor, o-gni buon coftume , e buona maniera di vi-vere , ogni virtù , in fomma ogni cofa andar fempre di malinpeggio. E veramente par cofa molto aliena dalla ragione , e de-gna di maraviglia , che la età matura , la qual con la lunga cfpe-rienza fuol far nel rcfto il giudicio degli uomini più perfetto , inquello lo corrompa tanto , che non lì avveggano , che fé 1 mondofempre andarle peggiorando , e che i padri fodero generalmentemigliori che i figliuoli , molto prima che ora faremmo giunti aqueH ultimo grado di male che peggiorar non può; e pur vede-mo , che non folamcntc ai dì noftri , ma ancor nei tempi paflatifu fempre qucfto vizio peculiar di quella età ; il che per le fcrit-ture di molti autori amichinomi chiaro fi comprende , e maffima-mcntc dei Comici, i quali più che gli altri efprimono la immagi-ne della vita umana. La caufa adunque di qnefta falfa opinione nei. DEL CORTEG. LIÈRO I) c$ nei vecchi, eftimo io per me chella fia, perchè gli anni fuggen-do, fé ne portan feco molte comodità, e tra laltre levano dal fan-fue gran parte degli fpiriti vitali, onde la compleffion fi muta, eivengon debili gli organi, per i quali lanima opera le fue vir-tù. Però dei cuori noftri in quel tempo, come allo autunno lefoglie degli alberi, caggiono i foavi fiori di contento ; e nel luo-go dei fcreni, e chiari penfieri, entra la nubilofa , e torbida tri-ìtizia,di mille calamità compagnata, di modo, che non folamenteil corpo, ma lanimo ancora è infermo; ne dei pafiati piaceri ri-ferva altro che una tenace memoria , e la immagine di quel carotempo della tenera età , nella quale quando ci ritroviamo , ci pa-re che fempre il cielo, e la terra , ed ogni cofa faccia fefta , e ri-da intorno agli occhi noftri ; e nel penfiero, come in undeliziofo evago giardino, fioiifca la dolce primavera dallegrezza. Onde forfèfaria utile, quando già nella


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