. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. avrebbe trovato un Petrarca , e un Boccaccio,che lo avrebbero ejaltato fopra Giotto, come Dante efaltò quefto fopraCìmabue. Ma primieramente Stefano fu encomiato dal Landino, e , e dal pubblico univerfalmente chiamato fcimia della Natura, efé non ofcurò la fama di Giotto, ciò non moftra, che non lo fuperaffèneW eccellenza deli arte, perchè né pur Raffaello, e Tiziano hanno ofcu-rato la fama di effo , e pure nejfuno negherà, che non dipignejfero me-glio di lui. Il Fafari anche inclina a credere, che Maja, o Tommafo dettodottino fo


. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. avrebbe trovato un Petrarca , e un Boccaccio,che lo avrebbero ejaltato fopra Giotto, come Dante efaltò quefto fopraCìmabue. Ma primieramente Stefano fu encomiato dal Landino, e , e dal pubblico univerfalmente chiamato fcimia della Natura, efé non ofcurò la fama di Giotto, ciò non moftra, che non lo fuperaffèneW eccellenza deli arte, perchè né pur Raffaello, e Tiziano hanno ofcu-rato la fama di effo , e pure nejfuno negherà, che non dipignejfero me-glio di lui. Il Fafari anche inclina a credere, che Maja, o Tommafo dettodottino fojfe figliuolo di quefto Stefani, e lo ripete nella vita di effodottino, ma nel libro della matricola deli arte fi trova, che ebbe unfiglinolo per nome Domenico, che fu padre di un altro Stefano mairinotato per pittore nel 1414. Nella prima Edizione ha il Fafari fatto a parte la vita d* Ugo-lino , dove pone di effo quefto epitaffio : PICTOR DIVINVS IACET HOC SVB SAXO VGOLINVS CVI DEVS AETERNAM TRIBVAT VITAMQVE SVPERNAM* Nota dell Ediz, di Yy a 35 Parte Prima VITA ETRO LAURATFO PITTORE SANESE. PIetro Laurati eccellente pittore Sanefe, provò vivendoquanto gran contento da quello de i veramente vir-tuofi, che fentono V opere loro efìère nella patria, e fuori-in pregio, e che Jì veggiouo eflère da tutti gli uomini di-lìderati ; perciocché nel corfo della vita fua fu per rattaTofcana chiamato, e carezzato, avendolo fatto conofcereprimieramente le ftorie, che dipinfe a frefco nella Scala delloPietroLauratì Spedale di Siena, nelle quali imitò di forte la maniera diikde faggiodi Giotto divulgata per tutta Tofcana, che fi credette a granÌ?iore7iCima- ra§ione» che doveflè, come poi avvenne, divenire miglior%ue éGioito, niaeftro , che Cimabue, e Giotto, e gli altri, flati non era-no : perciocché nelle ligure, che rapprefentano la Verginequando ella faglie i gradi del tempio, accompagnata daGiovacchino, e da Anna, e ricevuta dal Sacerdote ; e poiio fponfalizi


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