. Emblemi di Q. Orazio Flacco . Dimocrate. Il miglior puDto dcUa vita confifte nel rallegrare affai, e rattriftarlì poco; ciò fi può confeguire con difprezzarequei piaceri,che fon padeggieri. Senee. Si deve fortificar lo fpirito in modo, che refifta alle attrattive del piacere. Vi fono taluni, che datili inconli-deratamente in preda al piacere fé ne formano un abito danon potere ftar fenza, e perciò vivono infelicilTimi, perchèfé aveflero refiftito al piacere farebbero anche fenza dolore. Senec. li^Qjj guarda mai dalla voliihil Ruota La pili voliibil Dea con fermo ciglioDeli Uom la forte, e di


. Emblemi di Q. Orazio Flacco . Dimocrate. Il miglior puDto dcUa vita confifte nel rallegrare affai, e rattriftarlì poco; ciò fi può confeguire con difprezzarequei piaceri,che fon padeggieri. Senee. Si deve fortificar lo fpirito in modo, che refifta alle attrattive del piacere. Vi fono taluni, che datili inconli-deratamente in preda al piacere fé ne formano un abito danon potere ftar fenza, e perciò vivono infelicilTimi, perchèfé aveflero refiftito al piacere farebbero anche fenza dolore. Senec. li^Qjj guarda mai dalla voliihil Ruota La pili voliibil Dea con fermo ciglioDeli Uom la forte, e di qui avvien che il gratoPiacere, e il fier dolor cedon fra loroSempre a vicenda, ma però più fcarfoE il piacer del dolor., e il tempo in breveCangia fovente le fablimi cofeNelle piìt abiette^ e di viltà le copre. pjgyj il pentimento, e il duol van fempre uniti Col dolce del piacer, e ai Dei fi piacque. luvcnai. ^^^ ^^ profperità farà que grado, In cui il piacer di folida allegrezzaA egual porzione di mali rifpondai. 33 CIÌ IWGMMIVM Jt Jv ^J io ^ ~^ ^ • qutn corpus onuftam Lib. i. Hefterms vttits-, aninmm quoque pr^gravat ima^Atqne ajfigìt humo divina particulam , ubi di do citiìis curata foporiMembra dedit, vegetus prafcripta ad munia tamen ad melins poterit tranfcurrere quondam:Sive diem fefium rediens advexerit annus ;Seu recreare volet tenuatum corpus; ubiqueAccedem anni ^ c^ traéfari molliìts etasImbecilla volet. Tibi quidnam accedei ad iftaniy• Qu^am puer <^ validas prafumis, moUitiem, feuDura valetudo inciderit^ feu tarda feneBus? Hìc crapula 6c vino obrutus, proieclis humi infignibusPrudentiae^ ac Fortitudinis, nihil dilFerc ab infano. An veroSobrietas, omnium virtutum mater, atque falubrium con-fìliorum parens efr» Viclus homìnum qui fuerit exiguus, ac mediocris, lau- Eurì eft: nimia vero moles, caulTa mali eft. Multò plures per di di t faties, quàm fames viros. xheognis, Lib. 1. LA CRAPULA OFFUSCAV IN


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