. Serie degli uomini i più illustri nella pittura, scultura, e architettura : con i loro elogi, e ritratti incisi in rame cominciando dalla sua prima restaurazione fino ai tempi presenti .. . e fu fepolta nellaChiefa di S\ Sulpizio. Oltre allefiere ftata quefta donna iHultrcabilifiìma nel dipignere, sefercitò nella Poefia con molta felicità,avendo tradotti nel 169^, in elegante verfo Francele alcuni Salmie Cantici del Re al Profera, ì quali furono porti al pubbico conlornamento di alcune figure intagliate da Lodovico Cheron fuofratello. QLieft*opera incontrò lapprovazione dei Letterati , e per


. Serie degli uomini i più illustri nella pittura, scultura, e architettura : con i loro elogi, e ritratti incisi in rame cominciando dalla sua prima restaurazione fino ai tempi presenti .. . e fu fepolta nellaChiefa di S\ Sulpizio. Oltre allefiere ftata quefta donna iHultrcabilifiìma nel dipignere, sefercitò nella Poefia con molta felicità,avendo tradotti nel 169^, in elegante verfo Francele alcuni Salmie Cantici del Re al Profera, ì quali furono porti al pubbico conlornamento di alcune figure intagliate da Lodovico Cheron fuofratello. QLieft*opera incontrò lapprovazione dei Letterati , e per-ciò fu afcritta nel 1699. nel numero degli Accademici Ricovratìdi Padova col nome della Muia Erato. Aggiunfe a quefia prero-gativa quella della Mufica, e le altre molto più degne di flima diun coftume illibato, e dun carattere dolce e benefico; onde il granLuigi XIV. per dare una giulla ricompenfa a tante virtù, le ac-cordò lannua penfione di cinquecento lire; invitando in ral manie-ra con la dolcezza dei premio tutte le femmine della Francia abattere il fentiero della gloria e della virtù, al cui pofTedimento ijfello loro non meno che il virile può giugnere ANT: DOMENICO G-ABBIANI PITT: A-B^G-cch ir TIORENTIN^O (jr- Tt cuttcìy C e-cdtiyfc 47 ELOGIO D I ANTON DOMEN. GABBIANI. SE DEGNI fono defTer refi immortali dalle penne degli fcrltto-ri quei rarifììmi foggettì , che al perfetto poffedlmento delleBelle Arti feppero unire tutte le Crlftiane virti^i, lo faràfenza fallo il rinomatiffimo Anton Domenico Gabbiani; giacchéi rammentati fingolariffimi pregi feppe in sì bella unione raccoglie-re, che fecefi dai Profedori ammirare, dalle perlòne onefte e vir-tuofe amare veracemente, e da tutti confiderare, come decoro efplendore dellinfigne fua Patria Firenze. Ebbe egli il fuo nascimentonellanno di noftra falute 1652. il dì i^. di Febbrajo da Giovan-ni Gabbiani, la cui famiglia per eilère antica, era in Prato diqualche diftinzione, e da Maria Simi p


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