Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . annide furono liberati da Carlo fratello di Lodoui*co ì{e di Francia. Trauagliati di nouo da Cremonefhda Verone fi, & delMilanefi vltimamente furono da Carlo acquetati per quei di dentro,con quei di fuori, & fi fanno infiliti
Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . annide furono liberati da Carlo fratello di Lodoui*co ì{e di Francia. Trauagliati di nouo da Cremonefhda Verone fi, & delMilanefi vltimamente furono da Carlo acquetati per quei di dentro,con quei di fuori, & fi fanno infiliti con Verunefi,con Mantoani, e con Trentini, con quali anco fi re*pacificano. Mandano vltimamente *Ambafciatori a Carlo fecondo Bi diSicilia per condolerfi della morte del Tadre, & rallegrar fi delleffalte*tionfua. Anno dal parto della Vergine. xeni,dopò la conuentione fatta con Arrigo (dicui allai bafteuolmente fauellato riabbia-mo nel libro di iòpra)hauendo i Cremone-si refpirato per alcun tépo3& riprefe le for-ze che già con Brefciani perle haueuano,covna gagliarda banda di compagni Parmefani,e Piacentiniruppero nelle ragioni di Milaneii; e menando nel paefe diLodi lincrudelite fquadre de foldati feorfèro le Ville, & iCartelli dando ogni cola a lacco, & à bottino,datte molte cafe. LIBRO Q^V I N T C% ioj cafe a fuoco menarono grhuomini prigioni. Aquali nonpotendoti oppo rre i MUanefi da fe,chiefero per Ambafciatoriaiutoa Brefciani. Quali hauuta per lettere facoltàdellImperatore di (libito mandarono ioldatiin foccor- mu**I* fo à Milanefi, con valor de, quali aflìcurati, & prefo animo aSdai Milane^ cominciarono àfarrefiftenza anemici^ & àconi b**/o*»»c*batterevalororaj&crudelmenteconefrilorQi&eflendo- ^frtmne morti molti da ambidue le parti datoli à.fuggir il reftode nemici ripigliarono finalmente le coiefue. Quindi laCittà noftra per meglio retìftere da quel latoanemici fa-bricò il Cartello dio, Georgio polcia chiamato glOrci. La Ordifutand0pr
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