Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . d ^iritpertOtcbe saffogo nel Te fino. Sfendo fucceduto nellImperio Teodofio il giouane (di cui di (opra fauellaf-fimo)infiemccon Valentiniano. Etiolafciato Prefetto da Valétiniano del-le Città,& deìk Reeioni delle Gallie,fi fermò co leflercito preffo di noi pera


Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . d ^iritpertOtcbe saffogo nel Te fino. Sfendo fucceduto nellImperio Teodofio il giouane (di cui di (opra fauellaf-fimo)infiemccon Valentiniano. Etiolafciato Prefetto da Valétiniano del-le Città,& deìk Reeioni delle Gallie,fi fermò co leflercito preffo di noi peralcun tempo, poi nandòàRedoni, aNarnetenfi, & a Cianti. In tato Bleda,& Attila Rè de gìVnni, Ardarico de Gepidi , & ValamirdeglOftrogotti fatte genti in grandiflìmo numero,& en-trati per la porta aperta a noftri danni,qual pare a ponto,che fia fiata lafciata fino dal principio dd mondo a Barba-ri per affai ir lItalia, Taccheggiata Aquilea,&prefe altreCitta aflai,& feorfe Milano,e Pauia^allargandofi per tuttaVenetia arriuarono molti di loro finàBrefcia. Brefcianifacendo ognopra per impedire lempio nemico e poten-ti/fimo à tutto fuo potere fieramente combattetero, e pertutto fé gloppofero,e fecero incontro . Ma attorniati, &affaliti da ogni lato da gagliardo sforzo dinnumerabili foldatij. LIBRO Q_V ARTO. €l foldati,ahime, reftaron vinti. Et entrato il nemico r,\Città,furono sforzati i C irtadini di ritirarti a Monti ,òcalle Torri, ostentarono ogni fortuna per top raftar al ne-mico. PiùfierabattagliasattaccòaHiiora neiia Città, nevi reltòluoco che da nemici combattuto non tolte bu ;ìre . „feia viti inamente per commandamento dAttila detto ila- h.;/.,*--gello deChri(tiani,o di Dio data a lo fpauento _. { Bre-pertutto, per tutto fi fentonoftridi, per tutto u ipargon ^unilagrime, gridan le Donne, piangono i fanciulli, feorreper tutto fangue humano,& nondimeno il crudelilììmo,&fanguinofo nemico (con tutto chepauentidi maneg-giare i Cittadini morti


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