Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CLXIIL Come messer Iohanni dell AgnelloVENNE A Luccha a parlamentare. •il l^^fe^^-ffé^. in- Riposatosi il dogio alquanto im Pisa, e per volere dimostra-re che la sua signoria fusse aceptata da Lucchesi, venne aLuccha, e qui parlamentò, dicendo che ogni Lucchese si rallegras-se, considerato che lui avea per pensieri che alcuna imposta si5 facesse, e che s intendesse a lavorare valentemente. E tuctequeste parole funno ben diete, ma li effecti seguirò il contrario?posto che non facesse imposta in nome, non di meno volse chei Lucchesi pagassero molti d


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . CLXIIL Come messer Iohanni dell AgnelloVENNE A Luccha a parlamentare. •il l^^fe^^-ffé^. in- Riposatosi il dogio alquanto im Pisa, e per volere dimostra-re che la sua signoria fusse aceptata da Lucchesi, venne aLuccha, e qui parlamentò, dicendo che ogni Lucchese si rallegras-se, considerato che lui avea per pensieri che alcuna imposta si5 facesse, e che s intendesse a lavorare valentemente. E tuctequeste parole funno ben diete, ma li effecti seguirò il contrario?posto che non facesse imposta in nome, non di meno volse chei Lucchesi pagassero molti denari in forma di sega, e convenneche ciascuno Lucchese fusse segato a pagare la comunità de Luc-io chesi di Luccha, ongn anno, la somma di più di .xx.^^^ fiorini. E 9 e. 64 B 130 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE e. 65 A a questo modo parve dire verità, dicendo : io non fo per quella volta che venne a Luccha, volse di dono fiori-ni .x.^ : e cosi funno pagati per li Lucchesi. E stato alquantidie, il dicto dogio si ritornò a Pisa. CLXIV. Come il signore di Pisa cavalcando fé uccidere uno. itornato a Pisa or-dinò di vo


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