Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . tori Fiammin-ghi, fotto il quale fi leggono i feguenti verfi: Ante faber fiterarti Cyclopeus; afi ubi mecum Ex aquo piclor c<epit amare procus :Seque graves tuditum toni tv us poft ferve filenti Teniculo objecit cauta pueììa me fecit Amov: Tudes innuit Uhi Exiguus, tabulis quje nota certa ubi Vulcanum nato Ve


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . tori Fiammin-ghi, fotto il quale fi leggono i feguenti verfi: Ante faber fiterarti Cyclopeus; afi ubi mecum Ex aquo piclor c<epit amare procus :Seque graves tuditum toni tv us poft ferve filenti Teniculo objecit cauta pueììa me fecit Amov: Tudes innuit Uhi Exiguus, tabulis quje nota certa ubi Vulcanum nato Venus avvia rogavat, Pitfovem e fabro, furarne Poeta facis. Loflfa di quellartefice, dopo centanni, furono rirrovate per opera di Cor-nelio Vander Geeft, che aveva di fua mano una Vergine, che molto (li-mava, e fatte riporre a piò del campanile della Chiefa Cattedrale di no-(Ira Donna dAnverfa: e fopra fecevi elevare 1 immagine di Quintino,fcolpita in marmo bianco, col feguente epitaffio ; QUINTINO MATSYS INCOMPARABILIS ARTIS PJCTORIS,ADMIRATRIX GRATAQVE POSTERITASANNO POST OBITUM SACULAR1 più baffo è fcritto fopra marmo nero in lettere doro:Connubialis amor de Mulcibre fecit Apeliem. O a FRAN- 212 Decennale IL del Secolo IV. dal 1510.^ FRANCESCO GRANACCI PITTOR FIORENTINO *Difeepolo di Domenico del GriSandajo, nato 1477.+^ 1544. RA* molti giovanetti di buono fpirito e genio alle bellearti, {celti dal Magnifico Lorenzo de* Medici, e meflìper impararle nel fuo Giardino da San Marco, uno fuFrancefco Granacci, il quale in tale occafione avendooflèrvato i maraviglio!! progreflì, che andava facendo amomenti Michelagnolo Buonarruoti, che fu uno defuoicompagni in quel luogo; e avendo da ciò conghiec-tura, chegli folle per edere, come poi fu, un prodigionellarte, gli pofe tanto affetto, che non potendoli mai difcoftar da lui,tanto loflèquiava, e tante amorevoli dimofLazioni gli faceva, che lo fteffoMichelagnolo, che per altro era giovane molto fedo , ritirato ,


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