. Della piu che novissima iconologia . nire intorno ottanta figli, chehaueua, & a ciafcuno fece prouare fé poteuanorompere un fafcetto di uerghe, e ninno puotè,Eglifolo moribondo ad una, ad una le rompe,auuertendoli con tal mezo, che uniti infiemefariano llati potenti ,* diliiniti, deboli, e fenzaforze. Docens eos, ( dice Plutarco ne gli Apo-ftemmi. ) luntfos quidtm in ter fé vireshabi»turosifin verodifiiungerenturyetdifcordijsa-gitarentur infirmos fare : Qijello confijio d\Scijare dato a i figli per manieiTimento del Re-gno, che a loro lafciaua, uale anco alli Citta-dini per conleruatione del


. Della piu che novissima iconologia . nire intorno ottanta figli, chehaueua, & a ciafcuno fece prouare fé poteuanorompere un fafcetto di uerghe, e ninno puotè,Eglifolo moribondo ad una, ad una le rompe,auuertendoli con tal mezo, che uniti infiemefariano llati potenti ,* diliiniti, deboli, e fenzaforze. Docens eos, ( dice Plutarco ne gli Apo-ftemmi. ) luntfos quidtm in ter fé vireshabi»turosifin verodifiiungerenturyetdifcordijsa-gitarentur infirmos fare : Qijello confijio d\Scijare dato a i figli per manieiTimento del Re-gno, che a loro lafciaua, uale anco alli Citta-dini per conleruatione della Republica,e Cittàloro. Lunione de Cittadini alla Città arrecafempre dolcezza, e foauità ne più, né meno come uno ifiromento di molte corde unilone,&un concerto di molte uoci ad un tuono corri-fpondente, che rende /oaue, e dolce di\ Sciptone Africano riportato da nel 2. lib. della Città à\ Dio, cap. ratione Ciuitaté confenfu dipimil- Itmo-^ Parte Terza;VN I 0 N E CIVILE. 17^. a iimortifn concìuerei &qu^ armonia a Mnf^tisdtceturin cantu , eawi e^e m dui tate ton-€ordmm arWffimum=àtq3\ optimum omniau-fublicavinculumincolmitatis^ Loliuo auuolto con il Mirto j è /imbolo delpiacercjjche fi prende dairvnionej& ammica^pacedeCictadiniiattefocheibno arbori di na-tura congionri di fcambieuole amore,le radi-ci loro^on fcàmbieuoli abbracciamenti s*vni-- fcono, e li rami del Mirto per quelli dell* oliuocon grata vnionefifpargono,e tengono pro-tettionedel frutto del loliua, poiché lo riparadalla gagliarda forza dd Soletelo difende^<Jall ingiuria dt\ vento, acciò confcguifca la-jfua tenera, & dolce maturità, fi come riferiiceTheofrafto nellhiftoria delle piante ]ib. j. Così li Cittadini deueno con amicheuoliabbracciamenti damore è fraterna carità v-nirfi j&C^proteKrff tra loro; in tal maniera ficonfeguifce poi la dolce quiete , e profperitàIton tanto priuara, quanto Scaro pelce, ci e/Iorta anchefliò all*vni


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