. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . enti modi colT)uca dZJrhino, per li^juali da lui fupoÌ4,mmAz^tofPermoHrare dunque lanimoJuo,fece limpre^fa dellperone 3 che in tempo di pioggia vola tant alto/opra lenuuole^che fchifa tacqua,che non gli venga addoffo^^ altrimen-ti e \fato di far fi fguazz^ndo nelle paludi per natura, amandotacqua da haffo \ma non quella che gli potejfe cader fo fra. Vim-prefa riufcì giocondifima di vifla,perche oltra la Vaghez^ dellvccello


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . enti modi colT)uca dZJrhino, per li^juali da lui fupoÌ4,mmAz^tofPermoHrare dunque lanimoJuo,fece limpre^fa dellperone 3 che in tempo di pioggia vola tant alto/opra lenuuole^che fchifa tacqua,che non gli venga addoffo^^ altrimen-ti e \fato di far fi fguazz^ndo nelle paludi per natura, amandotacqua da haffo \ma non quella che gli potejfe cader fo fra. Vim-prefa riufcì giocondifima di vifla,perche oltra la Vaghez^ dellvccello chiamato in Latino,^rdea,VerafiguratoilSolefopra le 61 DIALOGO DELL IMPRESE jlduatra lenuuoU e lSole nella region di mez^ydoue fiienermo le piof ne e legradini-^da hajjo erano paludi converdigiuncln et altre verzure,che nafcono infimilluoghi^majo-tfrd tutto era ornata dhelìiJ^imo morto col hreue, che gtratidintorno al collo delt perone ; NATvRA dicTANTEF E R o R. Limientione non fu tutta del S. ^^arc^ntonio,ma fu aiutato dagli ingegni eruditi^ de cuali eglifaceua molteconto,pj;* hcnorauaiejra quegli fui anchorio remfo, e ^lemmene a mente yn altra■_ eh egli Pur pso, (omecjuelyclefi dilettala molto di fimtliingeniofe twfrefe-^ e fé la mife allagif erra di ZJerma-^lairiual atta fu francamente di fé fi dalla V/V*-tti fu a contro limfetuoja forza de due campi, francefc cXJi- DI MONS. GIOVIO. 6$ niriano. Figuro dun^jue \mayeUein mezolfiioco,UjUdlenon ar^deud come £juel,che ^>oleuaicbelIas*intende(p fatta cjurl ImodIndia chiamato da Plinio ^sheUino, la natura del (juale enettar fi dalle macchie e non conftimarfi nelfi^oco ; d^* haueuacjueHo motto ;SEMPEr pervicax. Qua fi che farehhejiato coHantipimocontra ogni forza di guer-ra de nimici.


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