. Delle allusioni, imprese, et emblemi del Sig. Principio Fabricii da Teramo sopra la vita, opere, et attioni di Gregorio XIII Pontefice Massimo libri VI .. . doHro infernal di vita gramoA gloria fol del primo flato nofro. Ondaltro Alcide, altro Bellorofontcj, Altro Achille, altro Tefeo, altro Aleffandro,Altro Fer fio habhiam noi 3 eh e ne dtffèndcj- Tal, che l gran Scita abhajfara la fronte^A lapparir del Succejjor dEuandro,Come non più la BeHia ria contende^. Andromeila pròAnimai fcopulumprò peccatOj cui al-legata eft, MarCjPmundi fallacijs -,quibus allicicur ,Monllrum prò humani generis ho-
. Delle allusioni, imprese, et emblemi del Sig. Principio Fabricii da Teramo sopra la vita, opere, et attioni di Gregorio XIII Pontefice Massimo libri VI .. . doHro infernal di vita gramoA gloria fol del primo flato nofro. Ondaltro Alcide, altro Bellorofontcj, Altro Achille, altro Tefeo, altro Aleffandro,Altro Fer fio habhiam noi 3 eh e ne dtffèndcj- Tal, che l gran Scita abhajfara la fronte^A lapparir del Succejjor dEuandro,Come non più la BeHia ria contende^. Andromeila pròAnimai fcopulumprò peccatOj cui al-legata eft, MarCjPmundi fallacijs -,quibus allicicur ,Monllrum prò humani generis ho-fte, à quo petitur,Draco prò diuinoauxiUo, àquoliberacur,fumuniur. Eramus natura fi-li) irs Apottol. Arbor mala malosfiuftus facic. Vtranq; namram, di- Stacus innocentiz. Heroes iftiquanàfadicauerint noneft hic fcribéai lo-cus. Selym TurcarumTirannus hoccempore mortiuis eft .Euandri, Regum,Cofl. Romanorti-que fuccef^fores fune. 84 DEVS. LIB. II. TIT. I. ALLVS. X. FfaLiio. 5 ANC TVM E T^ TERMBILeJ In legevetcri Densvliionum erac, lio-die vero mifericordiarum. 4. Diaco latine, He-braicè Saraph ,inflà-; maois, vieni dift. Saraph.■cui bene cóuemù,■quxsut arma Dei,■quem prxfignauitSerpé funt edamArma Pont, excói-cariones. &c. facitaa Emblema nimium. Deus iti teftamétoreteii , a:difì In teze LI I I. ^a la torre del del morte minaccia Con tuoni, 3 e lampi a chi non ^jarca al Porto,E che per guado perigliofo, e torto . ^^oA laltra ripa andar dtfegno faccia \ An\i dal Fiume lo ritorna, Cura, per ehe i non refit ab/ò poi, che se del gran periglio accortoCon humiltà le piega ambe le braccia. E dice, non parca p crudo, e felloNe lalta Rocca il tuo feuero affetto,Gluanto qua giù mi par foaue,e bello:
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