. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giovani huomini rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, e cantate alcune amorose canzonette : con due copiose tavole, una de' principali titoli & l'altra delle cose notabili . gionare; recò ognora appresogli afcoltantipiu grata vdien^ay cheda quello i ehei dijìe auanti al fuo principal ragionamento i non pa~reua forfè fi potcfte per lui affettare . E non fi veggendo iui dal dire ,0 dallafe aitarne punto faTJo, ne fianco ; il Signo-re fé cenno a Faufio y che doueua dire i chei dir volefie; il qua


. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giovani huomini rappresentati sono honesti e dilettevoli giuochi, narrate novelle, e cantate alcune amorose canzonette : con due copiose tavole, una de' principali titoli & l'altra delle cose notabili . gionare; recò ognora appresogli afcoltantipiu grata vdien^ay cheda quello i ehei dijìe auanti al fuo principal ragionamento i non pa~reua forfè fi potcfte per lui affettare . E non fi veggendo iui dal dire ,0 dallafe aitarne punto faTJo, ne fianco ; il Signo-re fé cenno a Faufio y che doueua dire i chei dir volefie; il quale dicontinuo tenuto haueua lorecchie tefe, a fentir quello , che allaparte fua , & della fua Donna , era fiato portato incontra ; neprima accennato fu, chei dalla fua lingua cofi hebbe ilfilem^o fì-an-camente rimofio. Chamar fi dee difcopertamente. E da me fi fono fapute bene , Onorcuole adu-nata y nella mia mente raccorre le cofe, che fino Aquefia bora ,fono qui Hate dette e raffermate datutti voi ; parmi, che negli aperti animi vofìri, fifia per cofiante tenitto ; lamare, effere vnope-raTJonein fra laltrehumane nobile , e perfetta;<& a qualunque più gentile ed honorata per^fona conuenenote. Sopra quefìo battuto adunque da voi fermato, mi. S8 DE Tl{y(TTEX,IMEXri ipi fie ageuole, fél mioaJiuifo non minganna ) e breue opera a ti. rar fu il degno edificio 3 .e nobile ; onde appaia ; che lamor palefete-noniocculto debba efìer feguito da ciafcunOy che ytibnente cer-cì)ide(jerarnmc(jo allegregio me fi ier damore . Et in nero da chimi farà in pvinia negato, che quafi tutte queìle^cofc, ehaltri fi fliuliàcelate, e nafcojle di tenere ; fo%7^e non fiano, e laide ; per non volermaluagiei<^ ahhoniineuoli dire ì Dinatura del bcne^ comefaperpo-tetey è amare, e feguir la luce : del male propio fi è odiando, e fugi-gendo quella, bramare lofcuro, e le tenebre . Se perauuentura daalcuno di tejta dura ciò non mi [offe cofi alla prima voluto concede--re i non credo però


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