Opere poetiche . eri. Niuna parte de bei giorni Tolga al fuo goder rifponda quando torniLa Quarefima dolente. 4^1 Sono eterni in terra i mali:Mai partir da noi non piaceri a tergo han lali,E veloci Te ne vanno. Goda AuRiSBE finché lieta Ebe il volto ancor le infiora,Dolce fiamma d\m Poeta,Che lontano ancor Tadora. •^M;(^4) ^ 4^1 ALLA MEDESIMA. tuor di letto eccomi il foglio, cho che fogHo ripulito 1Oh che foglio ben vergato ! Di poltrone il bel delitto Vi ravvifo, e mi compungo ; E un poetico Pofcritto , Bella AuRiSBE, ecco vi aggiungo; E afigiungendo


Opere poetiche . eri. Niuna parte de bei giorni Tolga al fuo goder rifponda quando torniLa Quarefima dolente. 4^1 Sono eterni in terra i mali:Mai partir da noi non piaceri a tergo han lali,E veloci Te ne vanno. Goda AuRiSBE finché lieta Ebe il volto ancor le infiora,Dolce fiamma d\m Poeta,Che lontano ancor Tadora. •^M;(^4) ^ 4^1 ALLA MEDESIMA. tuor di letto eccomi il foglio, cho che fogHo ripulito 1Oh che foglio ben vergato ! Di poltrone il bel delitto Vi ravvifo, e mi compungo ; E un poetico Pofcritto , Bella AuRiSBE, ecco vi aggiungo; E afigiungendol di mia manoVo finir con abbracciarvi .Da voi forfè sì lontanoPoiTo ancor difpetto farvi? DiiTerenti fiam di seifo, Io lo fo ; né pazzo io fono .Amichevole è TampleiTo,Di cui farvi vorrei dono. 4ì3 Pieno è il Mondo di malizia:Mal fi penfa, e mal fi fon pien di pudicizia ,Pieno fon di buona fede. Innocente è il desir mio:Abbracciarvi io bramerei,Come Euterpe, e come ClioIn ParnafTo 454 ALLA MEDESIMA. Jjella AuRisBE cortefe, 10 fon da te lontano;Tadora un Veronefe, Un Tedefco, un Romano. Per mio crude! martireBailar potrebbe un tre non fo poi direCome crefce il mio duolo • Nlun però deffi è fido, Niunè, compio, coftante :Fui coronato in Gnido 11 più fedele Amante. Verona dal fuo monteSpira unaura vivace,Che fa Talme affai pronteA feguir quanto piace; Ondè, chelTe in amoreVolan di Bella in Bella,ComApi ad ogni fioreNella stagion novella • 4ìì Non aman que, che fonoSul guerrier Iftro nati:Cuori non barvo in donoA fofpirar temprati. LIrtro sacro è al Valore,LIflro è diletto a Marte:Timido il guarda Amore,Timido Amor ne parte. Del Tebbro ì Figli alteriMal foffron le catene,Dove i cuor prigionieriBeltà fuperba tiene . Dantichi onori pienoLinvitto Campidoglio ,Spira ancor nel lor fenoUn indocile orgoglio. Tu queflo, AuRiSBE, intendi;Tu quefto, AuRiSBE, vedi,So, che affai ti difendi,So, che ferma non cedi. Ma pur de tre, che acca


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