Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . nde Raginperto aliali Glfilfi Dtt .,„ » /11. • r v t- « de Bene- to Regno,per vn anno iolo 1 ottenne, e poi to allhoraGifolfo Duca de Beneuento in Italia, faccheg-frefiiaL giò,&diede il guado al territorio Brefciano, al quale fa-cendo refidéza


Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . nde Raginperto aliali Glfilfi Dtt .,„ » /11. • r v t- « de Bene- to Regno,per vn anno iolo 1 ottenne, e poi to allhoraGifolfo Duca de Beneuento in Italia, faccheg-frefiiaL giò,&diede il guado al territorio Brefciano, al quale fa-cendo refidéza Ariperto figlio di Raginperto iniìemecoBrefciani regnò vltimamente dodeci ann i. huomo per ve-ro dire adorno di giuditia & di pietà,& fplendido di regiaJiberalità,conciofia che indotto da zelo di religion Chri-itiana ornò damplilfimi doni il celeberrimo Tempio di SaPietro Apodolo in sforzato per indabilitàdifortunata fuggire, carico doro saffogò nel Telino, &ef- feadofi t I B R O QJ7 ARTO. 7^ (cndofiritrouato il Tuo corpo morto fu con grandiflìmapompa fepolto in Pauia nelJa Chiefa di edifi- *$£/£«ata già da iuo bifauolo . Sopportando in tantoi fame^gtBrefcianimolti e grauiflìmi incommodi. Perche&dipefte,& di fame patì allhora gran-demente la CittaBollra. DELLE Se DELLE HISTORIE BRESCIANE DI M. ELIA C AVRIOLO. L 1 2 Z, 0 Q V 1 5S? T /7^ QVESTO libro fi contiene la vittoria di Carlo Martello controlSaracinij mouimenti de Longobardi contro la Cbiefayil freno poitoloroda guerra di Ca lo Magno, & i Vriudegij concefsià Brefciani da %Arrigo iiij. Imperatore, O che in quefta opera mia vfo talhora alcu-nevoci,cheà più dotti forti parerànoetìermeri che latina ò conuenientemente prego tutti che


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