. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . M^-bllFESTA, DONNA che mortri ambe le mani aperte ciafchuna di effe habbia-*vn occhio nel mezo della palm:i_,.Quella fìì bellixTima figura degli Antichi, & le mani sintendono facil-mente per lopcrationi, come vero iflromento delloperationi noftrc piùprincipali, & neccifarie-/. Per locchio fi moflra la qualitàdeiropera,che deuc effer manifefla, Sechiara, ne propriamente fimile alla lucerna, che fa lume altrui,&: per foftefla non vede,ma alfocchiojche con la fua luce adorna, & arricchifcc féftef


. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . M^-bllFESTA, DONNA che mortri ambe le mani aperte ciafchuna di effe habbia-*vn occhio nel mezo della palm:i_,.Quella fìì bellixTima figura degli Antichi, & le mani sintendono facil-mente per lopcrationi, come vero iflromento delloperationi noftrc piùprincipali, & neccifarie-/. Per locchio fi moflra la qualitàdeiropera,che deuc effer manifefla, Sechiara, ne propriamente fimile alla lucerna, che fa lume altrui,&: per foftefla non vede,ma alfocchiojche con la fua luce adorna, & arricchifcc féfteflb con che fi moiha,che lopcrationi ne per vanagloria,ne per altro fi-ne mecanico,fi deuono ellércitare,md folo per beneficare fé, oc ^ATIOÌ^E VEB^FETTA. DONNA che tiene con la deflra mano vn fpecchio, & con la finiftravn fquadro, & vn fpecchio doue fi vedono no fon reali ci può efser fimilftudine deilintelletco noftro, oue faciamg a piacer noltro aiutati dalla difpo fitione J«« ICONOLOGIA O V E B,^ T I 0 X ^ M ^ T^l F E S T ji. (ìtione naturale nafccrc molte idee ài cofe che non fi vedono: ma fi poflb-no porre in opera mediante larte operatrice di cofe fenfibili per mezo diiftromenti materiali • Oltre di quefto innanzi che lopera Ci pofia. ridurre d compimento, hi-(ognafapere le qualità eiquifitamente,chcà ciò far fono neceflaric,il chefi nota col compafTo, & con lo fquadro, che aguagliano le forze con la_-»fpefajlopra con lintentione, ,& lacofa imaginata con la reale,fenza que-lli fi cominciano ] opere : ma non fi riducono à fine lodcuole, & fono poicagione,che moki ridono del poco giuditiodi chi le cominciò, fecondo ildetto dei Saluator noftro ne lÈuangelio. OPI- DI CESARE RIFA. 369


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