. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . i vede in vna di argento dipefo dvnadramma, & in vnaltra di rame, in cui è vn cauallo ■> che pafce, &in vnaltra, che camina. Delle Latine fi trouano varie infòrittioni, e figure : al-cune fono de gli Imperadori, alcune folamente de i Duumuiri, & in altre nonè né lvno > né laltro. E quefte ho per più antiche: come è vna picciola di ra-me di manco dvnà dramma di pefo, evi èvn toro,fotto il quale fono queftelettereCELSA , e dallaltra banda vnhuomo ignudo in pedi. In altre meda-gli


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . i vede in vna di argento dipefo dvnadramma, & in vnaltra di rame, in cui è vn cauallo ■> che pafce, &in vnaltra, che camina. Delle Latine fi trouano varie infòrittioni, e figure : al-cune fono de gli Imperadori, alcune folamente de i Duumuiri, & in altre nonè né lvno > né laltro. E quefte ho per più antiche: come è vna picciola di ra-me di manco dvnà dramma di pefo, evi èvn toro,fotto il quale fono queftelettereCELSA , e dallaltra banda vnhuomo ignudo in pedi. In altre meda-glie fi vede la faccia, e1 nome dAugufto : come fi vede in vna picciola di ramedi manco pefo di due dramme, che da vna banda ha leffigie di Augufto corovna corona dalloro, con quefte parole, A VG VST VS DIVI C. Perche fi fcriue in molte medaglie à cotefto modo, e n on D ui Cte/ànsfilimilA. Perche, non efTendoci altro, che vn Cefare, che fofie farro Diuo, nonbfo- gjiaua aggiugnerui il fuonome,fe bene in alcune medaglie u*Auoufto è DI VOSIVLI Vii, & ecco uele acciò la C. Quedainfcrittionenonè ellafcorretta,ef!èndocivnnome,chefinifcein OS, e laltro in VS ? A. Ve vna regola dortografìa anticaxome fi vede in Plauto, & in Terrentio,quando fcriuono VOLT, VOLTIS, cambio di VuluVulns,Uattuiye nellaltre parole,che hanno due vv, vno confonante, e laltro vocale, la qualcofa non fa dibifogno nella parola Julius. B. Dicami medaglia. A. Nonvepoffo dire, pochenonlhà, ma folamente e fono quefte parole, elettere, W* FL//IOII. VIR. B. Vn leone, ò vna tigre mharebbe fatto minor male > fé foffe ftato in coteftorouefeio. A. B. A. In che modo? Perche non farei nel faftidio, nel quale mi mettono cotefte lettere. Io mimagino che dicano, Colonia Viclrix Julia, Celfay Lucio Baggio , Marno Duumuiris. Defidero fapere, fé cotefti nomi di Celfa fi trouano à gli habbiamo veduti, parlando della Colonia


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