. Della piu che novissima iconologia . nfuftare fé fia buòno,© cat-tino augurio, ma di gratia taci, non lo ridireininno la fecreta moglie partito/i il marito du-bitandodifìniftro augurio,cominciò à pian-gere, e dar maceria alia fcrua daccorgerlene,che dirgraria vi era, fi come fece, la Padrona—» _naiToUeiltuttoconla folita claufula, auuectt*non lo direà niuno ; ma ella difcoiiatafi daliaPadrona, racconto il tutto ad vn fuo amante ,lamante ad v nahro, & in breue fi fpariè per ilforo Romano ,doueperuenne allorecchie della nuoua, ilche tornatocene ì ca^fa, difle alla moglie,tu mhai


. Della piu che novissima iconologia . nfuftare fé fia buòno,© cat-tino augurio, ma di gratia taci, non lo ridireininno la fecreta moglie partito/i il marito du-bitandodifìniftro augurio,cominciò à pian-gere, e dar maceria alia fcrua daccorgerlene,che dirgraria vi era, fi come fece, la Padrona—» _naiToUeiltuttoconla folita claufula, auuectt*non lo direà niuno ; ma ella difcoiiatafi daliaPadrona, racconto il tutto ad vn fuo amante ,lamante ad v nahro, & in breue fi fpariè per ilforo Romano ,doueperuenne allorecchie della nuoua, ilche tornatocene ì ca^fa, difle alla moglie,tu mhai rouinatò, giàièfapuroinpiazza il lèeretOjChe tho detto,sòchel Senato fi lamenterà ài nie* l?ifogna.«j»^chio mutipaelè per la tua incontinenza, &ej>fariipofe,non è vero,non ho detto niente,non fei tu il treceritefìmo-Senatore del Senato ìperche ha da efler data la colpa più à te cha gì*altri?come il trecentefimoPrifpoleil marito,j S E D I T I O N E C I V I L E. Del Signor Gio: Zaratino D 4 |- iPeac 5» querto non lo sàniuno del Senato fc non io,chehòtrouaio/ìmilfìntione per prouareIa_»iuarecrete?2a. Màperlauucnire non accadelarproua della fecretezza delle donne:, »per lordinano tucte cantano volenrieri. Me-glioancoiarà di andar cauto in ciò ,6 rifcrua-tocon gihiiomini, e non confidare i Tuoi ninno, e chili confida, fé fi diiio!gano,non fi lamenti; daltri^ ma diie ftcfib, chcèlla-to il primo a dirli, perilche deuefi ofTemar^..»Ja continua tacifurnirà dcjla Rana Serifia l3uj«ualeicbene è prcfa da gì Adagij per vitiola, e^/buerchia tacirurnitàin altre cofe; nliiladi-roeno è commendabile in quefto particoIarii_jà;lla fecretezza i perche il lècreto deue efier te-nuto in bocca chiuio j e fìgillato i Della noui/fima Iconologia SEDITIONE CIVIL Signor 6io: Zarati»o Cajlellrfii. DONNA aimata con vn haaa nella ma-no diritta, nella finifira vn ramo di Elce^alli piedi due Cani, che fi azzuffano, vno in-


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