. Annali delle Università Toscane. 126 NUOVA TEORIA chiale di Kepler, in cui il valore ài $ è positivo, si può scostare un poco l'oc- chio per vedere tutto il campo, che i diafragmi permettono di scoprire, come fu notato nell'articolo teste citato. 8. Formala, che dà la relazione fra la distanza delle due setnilenti e la dimensione lineare d^un orjijello, misurata col dinametro di Dollond. Termineremo queste applicazioni col dare la dimostrazione delia formoia, citata all'articolo 9 del Capitolo I, per esprimere la proporzione fra la grandezza del diametro dell'immagine dell'obbiettivo d'un te
. Annali delle Università Toscane. 126 NUOVA TEORIA chiale di Kepler, in cui il valore ài $ è positivo, si può scostare un poco l'oc- chio per vedere tutto il campo, che i diafragmi permettono di scoprire, come fu notato nell'articolo teste citato. 8. Formala, che dà la relazione fra la distanza delle due setnilenti e la dimensione lineare d^un orjijello, misurata col dinametro di Dollond. Termineremo queste applicazioni col dare la dimostrazione delia formoia, citata all'articolo 9 del Capitolo I, per esprimere la proporzione fra la grandezza del diametro dell'immagine dell'obbiettivo d'un telescopio e la distanza fra le due semilenti nel dinametro a doppia immagine di Dollond. Prendasi l'asse centrale delle due semilenli, allorché i loro centri sono riu- niti, per asse delle ascisse x, e siano ?/„, ed y\, vedi la figura le due coordinate corrispondenti alle estremità del diametro del disco lucido, rappresentante l'immagine dell'obbiettivo. Supponiamo in seguito separate le due semilenli, e sia 2e la distanza dei loro centri, ed immaginiamo i due assi (') I punti d e d' corrispondono alle estremità dell'immagine dell'obbiettivo, s ed s' ai centri delle due semilenti separale. Le rette dsf, d's'/? rappresentano gli assi dei pen- nelli che partono dalle dette estremità, e s'incontrano nel fuoco comune conjugato f. Il punto 0 è il centro ottico dell'oculare del dinametro, e quindi fO è l'asse del pennello di tutti i raggi, che partono dal fuoco f, ed escono paralleli dall'oculare. Nella pratica delle osservazioni e bene, che il fuoco /'caschi quanto più prossimo si può all'asse DO; nella figura l'abbiamo tenuto un po'discosto, per mostrare che, la proporzione assegnata dalla detta formoia sussiste, nei limiti dell'approssimazione adottata, ancorché il contatto delle due immagini sia fatto un poco fuori dall'asse Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readabilit
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