. Bollettino del naturalista :. Natural history; Science. 130 abbiamo una unità superficiale, in questa ne avremo 9. Se 1' attrazione di quella unità superficiale su quel punto è 1, T attra- zione di ciascuna unità di questa seconda , 1 superficie, per la legge di Newton, sarà - - ; ma sono 9 le unità superficiali, dunque 1' at- trazione delle basi dei due coni sul vertice co- mune sono uguali e dirette in senso contrario. Appoggiamo la nostra osservazione su di un puntò posto nell' interno della nostra terra considerata come omogenea. Per il punto passerà una superfìce concentrica colla te


. Bollettino del naturalista :. Natural history; Science. 130 abbiamo una unità superficiale, in questa ne avremo 9. Se 1' attrazione di quella unità superficiale su quel punto è 1, T attra- zione di ciascuna unità di questa seconda , 1 superficie, per la legge di Newton, sarà - - ; ma sono 9 le unità superficiali, dunque 1' at- trazione delle basi dei due coni sul vertice co- mune sono uguali e dirette in senso contrario. Appoggiamo la nostra osservazione su di un puntò posto nell' interno della nostra terra considerata come omogenea. Per il punto passerà una superfìce concentrica colla terra, che dividerà quesla in due parti, in un inviluppo sferico ed in una sfera. Ora il punto non risentirà nessuna azione dall' in- viluppo sferico. Non rimarrà dunque efficace su lui che r attrazione del nucleo sferico. La terra dunque attrae i corpi verso il suo centro, cioè come se tutta la sua massa avesse sede nel suo ceiitro, e questa sua forza d' attrazione si estrinseca lungo i suoi raggi, per cui le rette secondo le quali si esercita l'attrazione terrestre, irraggiano tutte dal suo centro, (> sono quindi perpen- dicolari alla sua superficie. Queste lineo se-. condo le quali si estrinseca 1' attrazione ter- restre, vengono dette linee di forza della terra. Supponiamo che A B rappresenti la ruperficie della terra e G D un' altra superfi- cie parallela a quella (fig. 3). La forza d'attra- zione della terra agisce pei'pendicolarmente a queste due superfici, per cui per la caduta di un corpo da M ad N verrà prodotto un certo lavoro, che, come vedremo, è indipendente dalla forma della traiettoria percorsa. Cosi se cadrà per la retta M N perpendicolare alle due superfici si otterrà un lavoro che sarà dato dal prodotto del peso P del corpo per lo spazio percorso, cioè per M N, poiché in questo caso la direzione della forza coincide colla direzione dello spostamento. Quindi sa- rà uguale a I^ X M N. Se il corpo cade dalla superficie C D al- l'


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