Orazione fvnerale di mBenedetto Varchi : fatta, e recitata da lui pubblicamente nell'essequie di Michelagnolo Bvonarroti in Firenze, nella chiesa di San Lorenzo .. . non mi pareua ne di potere,nè di douer fa-re altramente. La feconda è che, hauendo io per lunga pruoua conofciuto quanto fìa grande no fblo lin-telligenza delle lingue,e la dottrina delle cofè : ma anCora la benignità,e amoreuolezza di V. S; verfb tuttiglhuominije mafsimamente verfò glAmici, e in ìf^Qzieltà verfb me ; mi fono fatto a credere, che ella nondebbia recarfi né à onta,nèà fdegno, che io va-da cercado dhonorar me,e le co


Orazione fvnerale di mBenedetto Varchi : fatta, e recitata da lui pubblicamente nell'essequie di Michelagnolo Bvonarroti in Firenze, nella chiesa di San Lorenzo .. . non mi pareua ne di potere,nè di douer fa-re altramente. La feconda è che, hauendo io per lunga pruoua conofciuto quanto fìa grande no fblo lin-telligenza delle lingue,e la dottrina delle cofè : ma anCora la benignità,e amoreuolezza di V. S; verfb tuttiglhuominije mafsimamente verfò glAmici, e in ìf^Qzieltà verfb me ; mi fono fatto a credere, che ella nondebbia recarfi né à onta,nèà fdegno, che io va-da cercado dhonorar me,e le cole mie colla riputazione,e collautorità del nome di lei,alla quale humilmente,e infinitamente mofferofempre, eraccomando. :> / -i^-c: :i^oD£5«ai( >o^ \s><iìr \s^ ORAZIONE FVNERALE DI M. BENEDETTO varchi ci^ì:. \v Fattale recitata da lui pubblicamente nelleflequiQ DI MICHELAGNOLO BVONARROTI inFirenzejnellaChiefàdiS. !> LORENZO. :t. ^ (juel punto, che a Diootti-mo^e orandilìimo pictccjue pertmfinitdy e ineffabile jtia bont.àcrearedinonnul/a tuttii Cielf,e tutta la Terra-^mfino a qucfìoprejente o-iorno, che jòno yar-chati oltra cinquemila cincjue-cemo anni} mai non fu lUuflriffimo-i ed EccellentifL P R e N-ciPEj Signore-y ePadronenojìroofjcruandijìimoi e Voitutti nobilitimi, e cortefijìimi ^fcoltatori j emaiperauuentura infino alla confùma:^one del Secolo non farà né ti piùfacile, ne il più difficile Jò^^^^etto di quelIo,che io , si per compiacere àprie^hi di coloru,a quali io non doueua in modo alcuno non compiacere : e sì per ubbidire a commandamentidi colui, al quale io non poteua ci patto nefjuno non xbbidi-re; molto Volentierisì^ ma poco cautamente ( non ha moltigiorni)Jòpra le mie non ^ao;liarde^an:^ debolissimefj)aUepigli^i Ne è queflo, che io dico ,• contrarietà, ò contraddi-zione alcuna , ma chiare::;^ j an:^ ccrte:^a ^ma, come quafi que primi principtj, e quelle prime n


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