. Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti. i,e una tavola di M. Francesco da Castiglioni Cano-nico di S. Maria del Fiore, che la mandò a Casti-glioni, molto bella. Non si curò Lorenzo di faremolte opere grandi, perchè penava assai a condur-le e vi durava fatica incredibile, e massimamenteperchè i colori eh egli adoperava erano tropposottilmente macinati ; oltreché purgava gli olj di Usò pia chc^noce e stillavali, e faceva in su le tavolelle le »f««-«mestiche decolori in gran numero, tanto che dal- ^^^* ?la prima tinta chiara allultima oscura si .condu-ceva a poco a poco con trop


. Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti. i,e una tavola di M. Francesco da Castiglioni Cano-nico di S. Maria del Fiore, che la mandò a Casti-glioni, molto bella. Non si curò Lorenzo di faremolte opere grandi, perchè penava assai a condur-le e vi durava fatica incredibile, e massimamenteperchè i colori eh egli adoperava erano tropposottilmente macinati ; oltreché purgava gli olj di Usò pia chc^noce e stillavali, e faceva in su le tavolelle le »f««-«mestiche decolori in gran numero, tanto che dal- ^^^* ?la prima tinta chiara allultima oscura si .condu-ceva a poco a poco con troppo e veramente so-verchio ordine , onde naveva alcuna volta in sula tavolella 25. e 30. e per ciascuna teneva il suopennello appartato : e dovegli lavorava, non vo-leva che si facesse alcun movimento che potessefar polvere ; la quale troppo estrema diligenza noaè forse più lodevole punto, che si sia una estremanegligenza, perchè in tutte le cose sì vuole avereun certo mezzo e star lontano dagli estremi;, chesono comunemente viziosi. VITA. 9J^<ii ^*f ^<^ ^4^ J^^ ^ ^><4 ^^ Jh^^^ VITA DI LORENZETTO Scultore ed Architetto Fiorentino. E DI BOCCACCiNO PITTORE CREMONESI. Oliando la fortuna ha tenuto un pezzo a bassocon la povertà la virtù di qualche bellinge-gno , alcuna volta suole ravvedersi j ed in un pun-to non aspettato procacciare a colui che dinanzi gliera nemico in varj modi de benefizj , per ristorarein un anno i dispetti e lincomodità di molti : ilche si vide in Lorenzo di Lodovico Campanajo Fio- Lorenztt-rentino, il quale si adoperò così nelle cose dar- ^^ fchitettura , come di scultura , e tu tanto amato da Rajfaeiio dRaffaello da Urbino ^ che non solo fu da lui ajuta- Urbino, «to e adoperato in molte cose , ma ebbe dal medesi- -^l f!mo per moglie una sorella di Giulio Romano disce- di esso Raffaello. Finì Lorenzetto ( che cosìfu sempre chiamato ) nella sua giovanezza la se-poltura del Cardinale Forteguerri , posta in S. Ja-co


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