. ,& che auendo auuto il Aio primo fondamentodalle facre lettere,poi da gli Egitti), & poi da i riuerd dellemedaglie,cominciò finalmente apredermigliorformadagiajo. oó^,riducédofi tra le parole & le figure à quella perfetta maniera,nella quale fi vede elTeroggi dv» chi fa inqueito fpatio danni pr^Qati, che giàho det-to,fi è veduto vfarancor molto quellalrra forte,cherAlciato,elB occhio comolta vaghezza han chiamati Emblemi. I quali in che cofa (ìen diifercntidairimprefe,fi è detto diftcfamente ne i primi fogli di quei?


. ,& che auendo auuto il Aio primo fondamentodalle facre lettere,poi da gli Egitti), & poi da i riuerd dellemedaglie,cominciò finalmente apredermigliorformadagiajo. oó^,riducédofi tra le parole & le figure à quella perfetta maniera,nella quale fi vede elTeroggi dv» chi fa inqueito fpatio danni pr^Qati, che giàho det-to,fi è veduto vfarancor molto quellalrra forte,cherAlciato,elB occhio comolta vaghezza han chiamati Emblemi. I quali in che cofa (ìen diifercntidairimprefe,fi è detto diftcfamente ne i primi fogli di quei?i;o libro al V. Ca-pitolo. Onde qui nel propofito di quefta Imprefa, ho <ia ricordare cheifìquefta cafa Cibo, fono ftati quali continuamente Signori, che di tépo mtempo fi fon venuti dilettado di queltà bella profcfsione,fecódo quel gradodi perfettione,in che fi trouaua ne i tépi loro, & panicolarmente nei riuerfogyna medaglia di Aron Cibo fi vede, ehegli y fa uà quefto bello Emblema, ^. Ntlqual n A I. S B H I C 0 CI 9 0<. Ne!qual//può comprenJere, chcrintention fiis fofT dìvo^cr rrcHrare fagefì€rofità,& lealtà dellanimo Tuo, sì corncil Pauonc rotato rnolf ra haUntnte ogni ricche22a,& bellezza fua. Jlchepoi ù tanto più ihtaro lì fu» M ;-to in liigua Franccfe, Lbavlte Passi Tovt, il qual lìt Ilaroftra direbbe, Lealtà paflTa, ò vince ogni cofa. Lt mctterdoli ancorailPauoneperanimal vigilante, può vagamente lAutore aucrmoftraro di volerinfcrire, che cglintllalealta,&finecricà vera, farebbefemprevigikn-tisfimo. Q^v E s T o Emblema fi truotjaefTere flato vfato parimente da RenatedAngiòjRe di Napoli, dal cjuale fu donato a quefto Aron Cibo, nel tempo,chel gran Re A Ifonfo dAragona, auendo racquiftata la maggior parte delR egno,era allafTedio della ftefTa Città di Napoli, Oue la Republica di Geno-iia,cheà quel tempo fauoriuale parti del detto Renato, mandò quefto Aro,come huomo di molta reputationc,& valore,con gran numero di naui, & divettoua


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