. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giouani huomini rappresentati sono honesti e diletteuoli givochi: narrate novelle; e cantate alcune amorose canzonette . uni muficali fìru-menti, eh erano nette camere,& fattigli proportionatamente infic-ine vnire; comifea Celiache del Monacordo fkceffe vdireilfuono : aTirro quel del Leuto; & a Faulio che doueffe vna viuoU ad arco fo-nare impofe. Da quali poi che fatta pentire ne fu grutiffìma armo-nia con varie maniere di dolci fonate; jllcffandrò dal luogo che con-fatamene dona la Meftola a chi la regge ; tornò verfo tutti co-f


. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giouani huomini rappresentati sono honesti e diletteuoli givochi: narrate novelle; e cantate alcune amorose canzonette . uni muficali fìru-menti, eh erano nette camere,& fattigli proportionatamente infic-ine vnire; comifea Celiache del Monacordo fkceffe vdireilfuono : aTirro quel del Leuto; & a Faulio che doueffe vna viuoU ad arco fo-nare impofe. Da quali poi che fatta pentire ne fu grutiffìma armo-nia con varie maniere di dolci fonate; jllcffandrò dal luogo che con-fatamene dona la Meftola a chi la regge ; tornò verfo tutti co-fi a dire. Stanze da ciafeunó della brigata cantate * CC 1ÒCHE dal noftro Lepido non fi poffafempre dire,come hit ri fi diceua,che a noi bafiado di proporre, & di comandare aglt altri ; noiattendiamo a fìarcidapartc,(]uafi per te/timo-ni dell opere loroyìntendo efiere il primo io a fottentrare a quelpe)ro,che cotta ficurtà horpreflatami,mi piace a vouchiariffxme Donne, & infieme a voi nobilifjìmi Ciouani,dicommetter que-lla volta. Et afàrqueflo muouemvancora non menoilvoler certof et tal via,dar animo maggiormente a quelli, chio mi fon proporlo Ce t che. io4 DE* TRATTENIMENTI the con vna loro fianca,o canzonetta mi vengano al prefente lietifeguendo. Moverò dunque io Uprimo la mia,ben che roca,& dijìo-nante voce (opraflrumcnticofi fuauemente tafiati, come fon ofition di voce co fi cominciò il fuo cantare. 0 felici coloro, entroi cuipetto *Arde egual fiamma, che mai fempre dura :Mentren due alme regna vn folo affetto,D inuida fciolto, & di gelofa cura :Et fen%a altro parlar ffol ne laffetto,Jntendon quanto il cuor più brama, e> cura:■Onde amati, & amanti in puro ^elo ;Cuftan qui il ben, che poi godranno in Cielo* Lodò ciafeuno il giocondo cantare d^Aleffandro, & le belle rimeda lui cantate, ilquale fuggendo dvdire, ciò che in lode di lui dettafofìe,a Clitia tojìo n andò con riu


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