. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. 490 A. POCHETTINO E G. FDLCHERIS de Constantes Physiques per il 1913 della Società Francese di Fisica. Ogni cilindretto veniva accuratamente e uniformemente limato su tutta la sua superficie esterna con una lastrina di vetro foggiata a coltello onde eliminare lo strato superficiale eventualmente inquinato per il contatto con la mica. Tutti i cilindretti venivano poi conservati in un essicatore ad acido solforico e, durante la loro preparazione, si usavano tutte le possibili precauzioni per impedire contatti anche di breve durata con sostanz


. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. 490 A. POCHETTINO E G. FDLCHERIS de Constantes Physiques per il 1913 della Società Francese di Fisica. Ogni cilindretto veniva accuratamente e uniformemente limato su tutta la sua superficie esterna con una lastrina di vetro foggiata a coltello onde eliminare lo strato superficiale eventualmente inquinato per il contatto con la mica. Tutti i cilindretti venivano poi conservati in un essicatore ad acido solforico e, durante la loro preparazione, si usavano tutte le possibili precauzioni per impedire contatti anche di breve durata con sostanze che con lo Jodio potessero dare una qualche reazione. I risultati di diverse esperienze istituite per scegliere il materiale più conveniente con cui formare gli elettrodi ci indus- sero a preferire la grafite semidura come quella con cui si fanno le spazzole per le dinamo. La resistenza a Jodio era dunque formata così: il cilindretto di Jodio descritto era compreso fra due cilindri di grafite di ugual diametro, portanti i morsetti di attacco; il contatto fra il cilindro centrale e i due laterali veniva stabilito e mantenuto costante per mezzo di un morsetto a vite, dal quale il sistema era isolato elettricamente mediante due la- strine di vetro dello spessore di alcuni mm. Si potè constatare che, qualunque fosse la durata e l'intensità della corrente attra- versante il preparato, nessuna alterazione presentavano le su- perfici di contatto dello Jodio e della grafite. Per tutta la durata delle misure la resistenza a Jodio veniva sottratta all'azione del vapor acqueo dell'atmosfera tenendola in un essicatore ad acido solforico. II circuito adottato per le misure è rappresentato dal se- guente schema :. _:jnC/. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readability - coloration and appearance of these illustrations may not perfectly resemble the original Reale accademia delle scienze di Tori


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