. Emblemi di Q. Orazio Flacco . rdito andrai a porre in confufoneQu^antQ di Sacroy e di profano è in Terra. i-b; *• Mi vanti in van che V oneftade altrui ^ ■ Tu non attenti^ ne la man rapace Stendi fuW altrui ben^ perchè pajfeggiFranco^ e ficuro per quei lochi ijiejjt-,Ove fai che safconde argento, ed pure il periglio ^ e allor rimojjoOgni ritegno^ il naturale ìflintoPotrà lìbero agire^ e fenza freno. L Uomo male inclinato ^\ aftiene dal furto per il folotimor della pena, nondimeno è annoverato tra gli uominidabbene. Dice Seneca che è difficile mutar la natura. Sivedono altri guidati
. Emblemi di Q. Orazio Flacco . rdito andrai a porre in confufoneQu^antQ di Sacroy e di profano è in Terra. i-b; *• Mi vanti in van che V oneftade altrui ^ ■ Tu non attenti^ ne la man rapace Stendi fuW altrui ben^ perchè pajfeggiFranco^ e ficuro per quei lochi ijiejjt-,Ove fai che safconde argento, ed pure il periglio ^ e allor rimojjoOgni ritegno^ il naturale ìflintoPotrà lìbero agire^ e fenza freno. L Uomo male inclinato ^\ aftiene dal furto per il folotimor della pena, nondimeno è annoverato tra gli uominidabbene. Dice Seneca che è difficile mutar la natura. Sivedono altri guidati folo dalle ottime inclinazioni naturaliricercarne la virtù, e abbracciarla. Buoni fono veramente quelli, che fenza il foccorfodelle Leggi, ma guidati folo dalle inclinazioni naturali nonoffendono le Leggi, ne i buoni coftumi. Laerzio. Antigene non infegnava quello doveffcro gli uomini fare, o omettere perchè le Leggi lo comandaflero, o lovietadero, ma perchè la retta ragione fuggeriva ciò, che èonefto, o 21 A 2V I M I S M RVITV S \ÌUul referti uri virgis, ferroqne necari? Lib. ». Aucloratus eas, an turpi claitfus in arca,(^Ho te demifit peccati coìifcia herilis•Contractttm genibtis tangas caput ? —> ■ pallida le^o Dejìliat mnlier : miferam fé confcia clamet. Xib. s. —— E fin e marito !•• »• Satjr. 7. Matrona peccautis in ambos jnjia potejlas ?In corruptorem vel jujlior ? Improbus,etfiliber fiCjfervuseft multarum cupiditatum. Bias. Oftende, quis non Terviat; alius libidini, alius avaritiae, 5?»rt<».alius ambitioni, omnes timori: nulla fervitus turpior,quàmvoluntada. Qjii metueus vivit, libev mihi non erit umqitam, g^k,^ 22 \ LA SEKTITU BELLANIMO- Lib. i. (/ Ual re/fa il fervo vìi (otto le verghe Lacero y oppiir eia micidiale acciaroTrafitto il Glaàiator per prezzo vile iTal chi del vizio fi dà in preda appunto^Schiavo fempre riman. Forfè rinchiiifoIn quella Gaffa tC ti celò colei ^Che al nero fallo tuo por fé
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