L'Alfieri a Siena . ndessa dovette seguire ad Arezzo il padrecapitano de Famigli, si trasferì in casa della Mocenni. E qui, poiché questo nome dovrà ricorrere di frequente nel mio lavoro,darò una breve notizia e di lei e della sua famiglia. Teresa, figlia di un certo Agostino Regoli, era andata sposa a ven-tunanni ad Ansano Mocenni, che ne aveva trentasette, ricco mercantesenese ma poco adatto ad apprezzare le doti di mente e di cuore dellasua giovane compagna. Giovane, vivace, colta, graziosa, ella cercò unamigliore compagnia per appagare i bisogni del suo spirito e radunò nellelunghe serale


L'Alfieri a Siena . ndessa dovette seguire ad Arezzo il padrecapitano de Famigli, si trasferì in casa della Mocenni. E qui, poiché questo nome dovrà ricorrere di frequente nel mio lavoro,darò una breve notizia e di lei e della sua famiglia. Teresa, figlia di un certo Agostino Regoli, era andata sposa a ven-tunanni ad Ansano Mocenni, che ne aveva trentasette, ricco mercantesenese ma poco adatto ad apprezzare le doti di mente e di cuore dellasua giovane compagna. Giovane, vivace, colta, graziosa, ella cercò unamigliore compagnia per appagare i bisogni del suo spirito e radunò nellelunghe serale senesi i frequentatori del salotto creati) dalla Fortuna, dando-al nuovo convegno un carattere più intimo e simpatico con la nota festosadella sua vivacità e della sua grazia. «Venere Gialla» fu chiamata dai suoi amici ; e noi possiamo farceneun idea guardando il ritratto (1) elio le dipinse a Firenze la contessa dAl-bany. Vestita alla Maria Antonietta, col caratteristico fichu, semplicissima 11 i Ritratti. ta~.i Mocenni in Siena. OSPITI ILLUSTRI in questabbigliamento ohe, se escludeva il lusso, dava unaria di freschezzae di grazia, incorniciato il capo da tolti capelli neri, scuro il viso illumi-nato da due grandi occhi linoni e severi, doveva essere una regina bencara al suo salotto. E invero se la sua coltura era imperfetta, il buongusto e lintelligenza naturale supplivano con genialità a questa mancanza,dandole un discernimento così giusto, così acuto che lAltieri stesso chie-devate il giudizio dei suoi lavori. Più ricordato del suo nome fu quello della figlia Quirina, più tardiMagiotti, la « donna gentile » di Ugo Foscolo, anima altera, ma tenera epassionale, ricordata con simpatia per il conforto che la sua amicizia diedeal poeta zacintio nelle ore amare dellesigilo. La sua casa, posta presso larco di S. Francesco, tutte le sere siapriva ad un crocchio di letterati, di persone ragguardevoli, di abati che nonstonavano affatto in quel salotto mondano e libe


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