Li cinque ordini dell' architettura civile di Michel Sanmicheli : rilevati dalle sue fabriche, e descritti e publicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, e Vignola . : onde onon vi furono, o fé vi furono, fin la memoria neperì, a talechedenoftri ftudiofifllmi buoni Ita-liani è tutta la lode, che di quefto ritrovato, ilquale tanta grazia e adornamento accrefce alleFabriche , arrichiftèro T Architettura, In tut-ti gli Ordini polTono elfi Balauftri con laude condo la maniera Pycnoflyhs. Dopo quefti tre adoperarfi ; io però, come ornate cofe, gli ho vo • ? ^ .. . luti a q


Li cinque ordini dell' architettura civile di Michel Sanmicheli : rilevati dalle sue fabriche, e descritti e publicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, e Vignola . : onde onon vi furono, o fé vi furono, fin la memoria neperì, a talechedenoftri ftudiofifllmi buoni Ita-liani è tutta la lode, che di quefto ritrovato, ilquale tanta grazia e adornamento accrefce alleFabriche , arrichiftèro T Architettura, In tut-ti gli Ordini polTono elfi Balauftri con laude condo la maniera Pycnoflyhs. Dopo quefti tre adoperarfi ; io però, come ornate cofe, gli ho vo • ? ^ .. . luti a quefto sì leggiadro Ordine rifervare. Ma col divino aiuto avendo a baftanza,per quantonoi cagli precorfiOrdinifodisfatto, ci andremo al fine delle noftre fati-che avvicinando, e dellultimo fra li cinque Or-dini,che degl* Italiani èi fecondo, palTeremo a palfiamo al Vig/iola , il quale fa gli Archi unduodecimo maggiori in altezza di due larghez-ze. Vuole i Pilaftri il terzo delTa larghezzacon fopra la Importa tanto alta, quanto fonolarghi i Membretti, cioè mezzo diametro. Congli Aflragali nove fono le membra di tale Im- ragionare. ORDÌ- TXXXI Palladio. ICO ORDINE COMPOSITO DEL SANMICHELI CAPO XXXXIIL FCco finalmente a quella perfezione, a cui, pofTono i ritrovati degli Uomini un arteridurre, la noftra facoltà pervenuta, mercè 1*Ordine Compofito o Romano, che alcunidif-fero Latino e Italico ,dagli antichi Romani in-ventato, dopo il quale ogninduftria finor fuvana, ed ogni fatica per aggiungere allArchiVttettura nuove bellezze; come quelli han fattoconofcere, che appunto per ciò tentare , anziche confeguirlo,la ftrada pur troppo aperferoair errore e al depravamento. In quelV Oidi»ne accoppiate fi fono le bellezze e le grazietutte, onde i fuoi lingegnofa Grecia adornò,le Quali con tanta leggiadria e con sì mirabilgiudicio da Romani unite furono e mefcola-te, che cofe affatto nuove e tutt* altre dallegià ritrovate poterono raffembrare. Ben da ciò


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