. Iconologia . Quel che d odor, e dì color vinceaV odorìfero , e lucido Oriente. Gli fi fa I ombra maggior del corpo, perciocché Silio, lib. j. ^Aurora ingrediens terrìs exegerat umbras „ Ed a quefto propofito non lafciarò di feri vere il feguente Sonetto delSignor Gio: Camillo Zaccagni Nobile Romano, Uomo di belliffimo inge-gno , di lettere , e di valore > fatto da lui fopra la prefente figura dellOriente. CZ> la riva del Gange in Oriente,^ V .Alba Madre del Sol, l ^ìlba vezzofa,Co 7 pie dargento , e con la man di rofa^ipre l ufeio odorato al dì nafeente. Ma [punta appena il primo raggi


. Iconologia . Quel che d odor, e dì color vinceaV odorìfero , e lucido Oriente. Gli fi fa I ombra maggior del corpo, perciocché Silio, lib. j. ^Aurora ingrediens terrìs exegerat umbras „ Ed a quefto propofito non lafciarò di feri vere il feguente Sonetto delSignor Gio: Camillo Zaccagni Nobile Romano, Uomo di belliffimo inge-gno , di lettere , e di valore > fatto da lui fopra la prefente figura dellOriente. CZ> la riva del Gange in Oriente,^ V .Alba Madre del Sol, l ^ìlba vezzofa,Co 7 pie dargento , e con la man di rofa^ipre l ufeio odorato al dì nafeente. Ma [punta appena il primo raggio ardenteDel Sol fanciullo, che la notte ombrof*Cede a la face d oro , e lumino fa,Che rende il fofeo Ciel chiaro, e lucente. tAllor pietofo co fuoi dolci ardori,Febo rafeiuga i ruggiadofì pianti,Delluraiderbe, e delanguenti fiori, Dolci Jofpiri, e amovofetti canti Spargon V *Aure, e gì ^Augei lieti e canori »Fatti dal nuovo Sol felici amanti. Wì T t 2 MEZ- 33* ICONOLOGÌA MEZZODÌ Della C. M. Jet. Jifc z z o dz e. cr Se. UN Giovane moro ,ericciuto,di fiatimi piuttorto picciola , che à in cima del capo un Sole , che lo circonda tutto con rifplen-dentj raggi. Sarà veliito di color rofso infiammato ; ma che però tiri atgiallo. Avrà una cinta » o zona , che dir vogliamo di color turchino, in-torno alla quale vi Ha il Segno del Tauro , Vergine , e Capricorno . Ter-rà colla delira mano tirali s e colla finiitra un ceipugiio di loto, con fron-de , e fieri, il quale ( fecondo che riferifee Plinio , lib. ij. al cap. ) è limile alla fava, ed è folta di gambi, e di foglie, ma più corte»e fottili ; i fiorì fono bianchi , fìmili al giglio, e lombra di tutto il con>pollo farà quafì perpendicolare a detto corpo , e per terra liana lecchi £fiori , e 1 erbe . Si rapprefenta giovane » per la ragione detta affa figura dell* Oriente. Si dipinge, che fia more», e riccia , perciocché nelle parti Meridio-aali» ove il Sole ha granditfmio d


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