. Iconologia . o ancora riftedo fiume: Gli Atheniefipoiriueriuano il CefifsojCome huomo cornu-io,In Sicilia i Siracuf ini aflìmigliauano lAnopò ad vnhuomo, ma honot^uano la fonte Ciana coinè feminv«..GIi Egiften nero Egeftani inSiciha non lungi dal promócorio Lilibeo nue-riuanoin forma humana qucfti rrc fiumi,il Pro•pace, il Crimifso,& il TeImifto. Gli Agrigen-tini al fiume cognominrito dalla lor Citràglifacnficauano fingendolo in forma di putto gratiofo, i quali anco il Delfo confacrorono vna(latuadauotio fcriuendoglifopia jl nome delfiume,& fecero detta ftarua»fimie ad vnfan-ciulio,& per mag
. Iconologia . o ancora riftedo fiume: Gli Atheniefipoiriueriuano il CefifsojCome huomo cornu-io,In Sicilia i Siracuf ini aflìmigliauano lAnopò ad vnhuomo, ma honot^uano la fonte Ciana coinè feminv«..GIi Egiften nero Egeftani inSiciha non lungi dal promócorio Lilibeo nue-riuanoin forma humana qucfti rrc fiumi,il Pro•pace, il Crimifso,& il TeImifto. Gli Agrigen-tini al fiume cognominrito dalla lor Citràglifacnficauano fingendolo in forma di putto gratiofo, i quali anco il Delfo confacrorono vna(latuadauotio fcriuendoglifopia jl nome delfiume,& fecero detta ftarua»fimie ad vnfan-ciulio,& per maggiot vaghezza di quefto no-ftro ragionaméto non voglio mancare di met-tere in confidcraiiòne il bello enigma del Si. gnor ^22 Iconologia gnor Giouanni Zaratino Caflcllini, nel quale Jijft^ tmpcri eum. fotto continue allegorie fi defaiuonù diucifi<ff«»tri, & qualità del fiume . ferpttue claufum tenuit me tnater in hIuo»Ltnun^uam peperittftpm t*mtn ipfe ftnex. I. VN vecchio dectepitojcon i capelli ^tCu& barba éftito àx colore verdegiallo, chhabbiacinfo il capo dvma gìiirlai>da d*heflera;fìaià à federe, & che dallapartc^niftta ^ri fia vnSok»chefIi?fldofi partito daì-i*OiienTc»tnoftiicon i fuoi làggitfléregrun*to allOccafo. Terrà con la deftra mano vna Piramide inmezzo della quale fia dieci. M.,& con la fini-tila vn quadro rue fia delfnato vh carattereomega Gecc^. Qucfto nome Fine può fignificare diueriecofe,Prinia può denotare iltermine,rvltjmo>^ refìrcmità dcllecofe,& aqueitoienfodiceil Petrarca. ^uiiJetùfe ckelciet veìge» t ^oùetnàDfppo molte vtlrar,de Jìne hsutannòtruofignjiicàic la morte, ccmtiìncxli tutti i Et p/tticis heris tnillid mill* penitus tnolhs, prAduna, ér pendete ^efi»» §lHA net Alias pòfftt tol/ere vtra% non hahto, cUmeque elinguis ad »uras *Uon nuUis vitanu morttm alijs tribù», N E. viucmi,onde lirto ffo dice %ignot dell» tniafint, ^ della vì
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