Ritratto di Roma antica : nel qvale sono figvrati i principali tempij, theatri, anfiteatri, cerchi, naumachie, archi trionfali, curie, basiliche, colonne, ordine del trionfo, dignita militari, e ciuili, riti cerimonie, & altre cose notabili : aggiuntoui di nuouo le vite, & effigie de' primi rè di essa, e le grandezze dell'Imperio Romano, con l'esplicationi istoriche de' piu celebri antiquarij . efteiza ; e cosi dellialtri fegni fecondo la loro proprietà ; di tal materia nc-jhanno trattato alcuni, come Pierio Valerìaho , TomafoGarzoni, & aliti i lAleflaodrino dice,che Mòisé efTendo [ticattiuità


Ritratto di Roma antica : nel qvale sono figvrati i principali tempij, theatri, anfiteatri, cerchi, naumachie, archi trionfali, curie, basiliche, colonne, ordine del trionfo, dignita militari, e ciuili, riti cerimonie, & altre cose notabili : aggiuntoui di nuouo le vite, & effigie de' primi rè di essa, e le grandezze dell'Imperio Romano, con l'esplicationi istoriche de' piu celebri antiquarij . efteiza ; e cosi dellialtri fegni fecondo la loro proprietà ; di tal materia nc-jhanno trattato alcuni, come Pierio Valerìaho , TomafoGarzoni, & aliti i lAleflaodrino dice,che Mòisé efTendo [ticattiuitàconil fuo Popolo dlfrael,infegnò come peririfC-BK> chera, molte fciecze aMaeftri Egitti), & à propoflcodi quelli caratteri fi potrebbe dire» che fìano deriuaci daNepori di Adamo Figliuoli d] Sethjecondo narra GiofefFoHebrco* dicendo, che fecero à\xz Colonne, vna di pietra, Z 3 iài- 3yS RÓMA I laufa di mattoni, nelle quali lalciarono fcoTpTte, e fcrìttelluitc larti, dequaìì effi furono iouentori; & afferma come]in Siria vidde vnadelle dette Colonn«,si che porrebbe có-lfegueotemente eflefCjChe gli Egitti) da quelle imparafTeroil modo di figòificare i loro mifterij con quei caratteri det-ti Hierogiificijsi come lì vede che ne doueua efier copìo-fo lEgitto, poiché quafi tutte le Piramidi, ouero Guglie -^porcate in Romsi fono piene di tali figure, e Deh yV N T I e A. 3J9 Delle Statua. BTfogna occefTartamente affermare, che già in Roma«»fofTe infinito numero di Statue ti-a quelle à cauallo,&j à piedi, di Bronzo, di Marmo, e di Porfido,e daltra lorcejpoiché fé bene tante per cagione dAntichità, e malignitàdeBarbari, foco ftate mandate à male, nondimeno borapirte riftoraie ? e parte anco intatte fé ne vedono tante-*non folo nePalazzi, Cafe pfluate,ma ne*Giardini,e Vigne,ch^ vno infinito numero,anzi apprelTo dintelligenti affermato, che nel colmo che fiorì queftalma Citià,piiìfoITe il numero delle Statue che iui era, che gli huomini


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