Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . cuno con in-tentione di vedere chi più era forte. Ma non piacque a Dioche tali brigate si giungessero insieme; ma sens altro fare, cia-scuno si ritornò d und era mosso, col suo mal volere. Et peralcuna parola mosse per ser Nicolao DomelHnghi, il podestà di ioLuccha quello fé pigiare; & essendo preso, per la parte de Ra-pondi fu fatto rilassare. E così, quando n era preso alcuno diquelli dalla parte de Guinigi era facto rilassare. E a questo mo-do visse Luccha più e più mesi, non faccendosi ragione, non pu-nendo chi faliìa, sparlando et tenendo logg


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . cuno con in-tentione di vedere chi più era forte. Ma non piacque a Dioche tali brigate si giungessero insieme; ma sens altro fare, cia-scuno si ritornò d und era mosso, col suo mal volere. Et peralcuna parola mosse per ser Nicolao DomelHnghi, il podestà di ioLuccha quello fé pigiare; & essendo preso, per la parte de Ra-pondi fu fatto rilassare. E così, quando n era preso alcuno diquelli dalla parte de Guinigi era facto rilassare. E a questo mo-do visse Luccha più e più mesi, non faccendosi ragione, non pu-nendo chi faliìa, sparlando et tenendo loggia di mal dire per tu- 15cto Lucha e in nel contado, com minacci 1 uno contra 1 altro;intanto che più volte, per ciascuna delle parti, fii facto raunamen-to di genti per volere combatere insieme. Ma pur in quel tem-po non si trovònno insieme con arme, se non con parole. Enon valea promissioni che si facesse, che tanto s actenea quan- 20t era il dire. CCCXXVI. Come si cominciò guerra tra il conte di VirtùE l comune di E perchè ogni male vuole giunta, pensando la divina bontà eavendo veduto che per la morìa mandata a Luccha e al con-tado non essersi i ciptadini humiliati 1 uno coli altro, ma piùtosto in odio cresciuti, non volendo però tollere libero albitrio,dispuose i pianeti delle bactagle a surgere guerra del mese d ogo- 5sto r anno di .mccclxxxxi. tra il conte di Virtù sio;nore di Mi- DI GIOVANNI SERCAMBI 267 lano dall una parte e il comune di Firenza dall altra. Il pre-dicto conte mandò grande moltitudine di giente da cavallo e dapie in Toscana, soggiornando a Sarezzana e in Valdiserchio tanta IO tempo, che il comune di Firenza poteo avere ricolto tucto ilgrano. Le quali brigate la magior parte del tempo si ridusseroin sul terreno di Luccha; e questo fu una segonda pistolensa;et non però i ciptadini ne divennero più umili, ma crescendo lasuperbia ne seguio come si conterà. Et perchè si sappia quanto 15 fu la dieta gente, si dicie che funno p


Size: 2370px × 1054px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookcentury1800, bookdecade1890, bookidlechroniched, bookyear1892