. Della novissima iconologia . fle flato trouato in adulterio, così ma-fchiojcome femina,fu(re decapitato con la fcule , & non haucndo egli perdonato al propriofigliuolo , volfe ancor che ne fufle fatta me-moria come fi vede nelle Medaglie di Tenedo, che di vna banda vi è la fcurcj & da laìtra_^due tefte_>. Che il Leone nella guifàfopradetta fignifi-chì il Caftigo,ne feruiremo di quello che citaElianojfcritto daEudomio, cioè,che vn Leo-ne, vnOrfa, & vn Cane nutriti, & allenati davn cerco maeftro advna medefima vitajvifle-ro lungo tempo inficine pacificamente, fenzapffenderfi punto lvn laltr


. Della novissima iconologia . fle flato trouato in adulterio, così ma-fchiojcome femina,fu(re decapitato con la fcule , & non haucndo egli perdonato al propriofigliuolo , volfe ancor che ne fufle fatta me-moria come fi vede nelle Medaglie di Tenedo, che di vna banda vi è la fcurcj & da laìtra_^due tefte_>. Che il Leone nella guifàfopradetta fignifi-chì il Caftigo,ne feruiremo di quello che citaElianojfcritto daEudomio, cioè,che vn Leo-ne, vnOrfa, & vn Cane nutriti, & allenati davn cerco maeftro advna medefima vitajvifle-ro lungo tempo inficine pacificamente, fenzapffenderfi punto lvn laltro,come fiiffero flatidomeftici, & animali dvna flefla (pecic, malOrfa molla da vn certo impeto , sbranato ilcane,col quale haueua comune la fl:^nza,i&: ilvittojil Leone comoflb perlalcelleratezzad-hauer rotte le leggi del viuere fottoad vn me-defimo tettojcorie addoflòairOrfa,& sbrana-tola parimente le fece per lo Cane pagare lameritata pen;u-r. CECITÀ Parte Prima.) ^ 9^ CECITÀ DELLA DONNA veftita di verde , ftia in pratopieno di vari j fiori, col capo chino, &con vna talpa appreflb . Cecità fi dice la priuatione della luce de_>glocchi, & per fimilitudincjouero per analo-gia, fi domanda ancora loffufcatione della_9mente, però lvnà fi dimoftra con la talpa perantico coftume de glEgittij,come raccouta__j)Oro Apolline : laltra con la tefta china verfi)li caduchi fiori della terra,chefono ledelitie_>mondane, che allettano ranima,e la tengonooccupata fenza profittò,perche quanto di bene il mondo lufinghiero ci promette , tutto è vrtpoco di terra non pur Cotto falfà fperanzajlabreue piacere ricoperta, ma con grandiflìmipericoli di tutta la noftra vita, come ben diceLucreti peBora c&ceLU §^alibMs in fineh-is^mta quanti/^ periclis . Deghur hoc Aui quàdcunque effEt Ouidio nel lib.é.delle Metamo-rfofi . Froh fuperi quanttém mondici peSior» cacaNo9it habent» * Q tr CEJLE: 1QQ Dell


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