L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . i Fati,Cillenìoifon,Larua non è cheinganne»DArgo i Pini translucidi^ftellati,Traggonti fuor di lacunofe Canne,E di Sàtura a lacque a pena mfeno,Ti trafmettono al Tigrc,a iHiiiro,al Reno. Efc. Il Corner de gì Dei,Mercurio al fine » di Lucifero, DOliuaftro fi tragge al bel confine •E perchai viaggiar Nume è pacifero,FrettoIofoaluigiungc>alato il crine,Alato hal Caduceo,le piume al piede,Eri leggerezza ogni Cornerò eccedei PRIMO, *5 E fc mufico dolce, armoniofo,Formò lepidi accenti-in fuono graue,IlprimièrdelamuficafaltofoMercurio fù


L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . i Fati,Cillenìoifon,Larua non è cheinganne»DArgo i Pini translucidi^ftellati,Traggonti fuor di lacunofe Canne,E di Sàtura a lacque a pena mfeno,Ti trafmettono al Tigrc,a iHiiiro,al Reno. Efc. Il Corner de gì Dei,Mercurio al fine » di Lucifero, DOliuaftro fi tragge al bel confine •E perchai viaggiar Nume è pacifero,FrettoIofoaluigiungc>alato il crine,Alato hal Caduceo,le piume al piede,Eri leggerezza ogni Cornerò eccedei PRIMO, *5 E fc mufico dolce, armoniofo,Formò lepidi accenti-in fuono graue,IlprimièrdelamuficafaltofoMercurio fù,c*hi darmonia la Tefìugineil si,mentre a TherbofoCampo percoffa, rifonó foaue ,Di mia verga fate* Arco, e di fua fpoglia,Conuerfa m Lira, a temperar la doglia *5 Tacque il Canòro. E volteggiando in ariaAlato il Caduceo di Serpi attorco ,Vefiillo panie, qual hor turba variaSeccitta a Tarmi, auuicinata ai Porco,DOIiuaftro la Cella, e folitaria ,Vota riman,chelfuo partire è corco .E perche Serpe è di prudenza idea ,Prudente ai dipartir la via fcegliea»6 Quattr* ali fpiega, per lo Cielo a volo »Due ne porta a le tempie, al pi^due miriA;E sì rapido salza a Talco Po$,Ch a pena il vedi, in queifceilatci Giri ;Gii chiude il


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