. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . iàdetto,parlando della Virtùche Marco Marcello li fece vn tempio, nel qua-le non fi poteua paffare fenza entrare per il tempio della virtù. In alcune me-ldagliedi Cordo & Caleno ftà al contrario, che la tefta dellhonorecuoprcquella della virtù, dimodo che fene vede poca partemà non però ftà male,perciò che il primo,che fi vede,el honore, & vedédo lhonorc efteriore, shàda credere,che nell interiore fia la virtù,acciò che fia honore giufto,& douu-to,& la tefta dellhonorc è come q
. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . iàdetto,parlando della Virtùche Marco Marcello li fece vn tempio, nel qua-le non fi poteua paffare fenza entrare per il tempio della virtù. In alcune me-ldagliedi Cordo & Caleno ftà al contrario, che la tefta dellhonorecuoprcquella della virtù, dimodo che fene vede poca partemà non però ftà male,perciò che il primo,che fi vede,el honore, & vedédo lhonorc efteriore, shàda credere,che nell interiore fia la virtù,acciò che fia honore giufto,& douu-to,& la tefta dellhonorc è come quella di vn fàciullo co la corona dialloro,& ha i capelli lunghi, & ricci con grande induftria, ma la virtù ha vna celatalenza acconci, & ricami. Difsi ancoraché quefte due figure erano inalai- ,ne medaglie di Vitellio3& la virtù ftà armata,& Thonore fenza arme incoro-nato^ con vn cornucopiae,& eccouile medaglie, doue vedrete figurato lhonore in diuerfi modi,& ancor* vi fon laltrcdellc quali parlai di fopra,fe a exfo vi foflero vfeite di lì. fané. s± D I AL O G O 1/vJtima deitàtchctruoup nemiei-fògli,è la Libertà, cofa molto ftimarain L I B E R T A S. I:iA .figuradiqucftac vna donna in piedi con vn pileo,o cappello, o berret»!/, tinotódo in vna mano,& nellaltra vna bacchetta, oVnofcétro, QuadofidaualalibertàaquaJchefchiauofeglitagliauarjoica-pelliji&feglimèttéua. vnòerrertino, vertendolo di vefti bianche, come riabbiamo da Plauto nello;:Anfitrione,& da Polibio in certi llioi fragmenti,& quelli che di fchiaui di lu-■ go tépo diuétauano liberi,andauano co li berrettini,comefatti libertiinfic-me co colui,che glihaueua liberati daLgiogo della feruitù quàdo triófaua,come fi legge inTito Liuio in alcuni trionfici quale raccóta che i Romani fibeffarono del Re Prufia,che véne a Roma, & fi ioleua mettere vn ,col quale falutauaiSenatori,comefol£uano farei liberti à padronilo
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