Storia dell'Italia antica . promesse tradite. — La plebe stanca di tanti malifugge da Korna, e sul Monte Sacro ottiene le prime sue libertà. — Itribuni e gli edili. — Coriolano crudo nemico dei poveri costretto adandare in esilio. — Roma umiliata dalle vittoriose armi dei Volsci. —Le usurpazioni dei grandi causa a nuove agitazioni civili, — La pro- , prietà a Roma. — Tutte le fortune pubbliche e private vengono dallaconquista e dalla rapina. — I grandi per forza e per frode appro-priano a sé tutti i beni dello Stato e ne escludono la plebe. — Leggiagrarie contro liniqua usurpazione. — Spurio C


Storia dell'Italia antica . promesse tradite. — La plebe stanca di tanti malifugge da Korna, e sul Monte Sacro ottiene le prime sue libertà. — Itribuni e gli edili. — Coriolano crudo nemico dei poveri costretto adandare in esilio. — Roma umiliata dalle vittoriose armi dei Volsci. —Le usurpazioni dei grandi causa a nuove agitazioni civili, — La pro- , prietà a Roma. — Tutte le fortune pubbliche e private vengono dallaconquista e dalla rapina. — I grandi per forza e per frode appro-priano a sé tutti i beni dello Stato e ne escludono la plebe. — Leggiagrarie contro liniqua usurpazione. — Spurio Cassio. — Le opposi-zioni e le triste arti patrizie accendono vieppiù i desideri della molti-tudine forte nel suo diritto. — I Fabii prendono le difese degli op-pressi, e non ascoltati vanno a morire nella guerra contro i Veienti.— Progressi della libertà. — I tribuni Volerone e Letorio: le assem-blee della plebe. — La fiera gente dei Claudii. (Anni di Roma 257-284, avanti Cristo 497-470).. detto che dopo la cacciata dei re, Romaperde quasi tutta la potenza acquistata da essi^_tì al di fuori. I popoli sottomessi si rivoltarono^^3^ tutti: il Lazio riprese colle armi la sua libertà:le città di Etruria levandosi minacciose ricon-quistarono tutto il loro territorio sulla riva de-stra del Tevere, e Porsena mise Roma a grave pericolo. 772 TRATTATI COI LATINI E COGLI ERNICI. [ Lib. IL Ma presto ella riprese animo e forza, e anche il trattato dialleanza fatto con Cartagine, il primo anno dopo la espul-sione dei Tarquini, mostra, come già abbiamo avvertito,che correva i mari per suoi commercii, e che non eraspossata come narra la tradizione: poscia essa lottò va-riamente con tutti i vicini, si aiutò di leghe potenti, nonsi lasciò sbigottire da ninna sciagura, e dopo lungo tempoe difficilissime prove giunse a conseguire lintento direcare in sua suggezione tutti i forti popoli che le sta-vano dattorno. Dopo la battaglia del lago Regillo alcuni prop


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