Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . trasferivano gli quelli che in quel luogo si segnalarono per lassi-stenza degli infermi, eravi una vecchia, che per costantetradizione si vuole appartenesse alla famiglia Bosio divoti per mantenere nella ricordanza dei posterilesimia carità della vecchia, ed a scioglimento di voto,fecero dipingere in quadro ad olio V immagine di s. Rosa-lia, avente ai piedi quella vecchia, che supplica la santaad allontanare il morbo, che desolava quelle quadro vi figurano anche altre persone, che innal-z
Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . trasferivano gli quelli che in quel luogo si segnalarono per lassi-stenza degli infermi, eravi una vecchia, che per costantetradizione si vuole appartenesse alla famiglia Bosio divoti per mantenere nella ricordanza dei posterilesimia carità della vecchia, ed a scioglimento di voto,fecero dipingere in quadro ad olio V immagine di s. Rosa-lia, avente ai piedi quella vecchia, che supplica la santaad allontanare il morbo, che desolava quelle quadro vi figurano anche altre persone, che innal-zano eguale preghiera , ma fra tutte vi spicca la vecchiadi cui parlammo. Questo quadro è collocato, nella primacappella a destra dellingresso, nel duomo di Castiglione. E qui cade in acconcio di rammentare altro monu-mento erettosi a spese del comune per adempiere al votofatto dagli abitanti nel tempo della peste. Questo è unaltare di legno intagliato con somma maestria, esistentenella sagrestia della chiesa di s. Luigi. Lautore di questa (=> 3 — • {G). bellopera artistica fu certo Ceratelli castfglionese. Perpala di questo altare vi è collocata la vera immagine di Ss. Luigi dipinta da valente pittore Romano, e quale fuspedita da Roma a Castiglione nel 1684 dal principeLuigi Gonzaga, a sua sorella Giovanna, che ne fece pre-zioso dono alla chiesa. La peste non rispettò nemmeno il collegio delle ver-gini., ma bensì fino in quel luogo sacro volle esercitarela sua flerezza Donna Gridonia fu la prima che rimaseinfetta. Li due del mese dagosto cadde inferma, ed aiquattro era talmente aggravata, che i medici la sfidarono,sennonché il male in seguito le si diminuì fino ad abban-donarla affatto. Durante la convalescenza don Ferdinando,fratello del principe Luigi, la condusse con donna Olim-pia, ed altre vergini in un casino di campagna detto ilPerneslano, prossimo alla città, sperando che in quelsoggiorno daria più pura e salubre avrebbe potuto in brevetermine ricuperar
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