Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino . elto. Esso corrisponde ad un elemento mq del contorno sse questo è lintersezione della superficie sferica C collelemento PMQ della superfìcie 320 GALILEO FERRARIS conica, compreso tra le generatrici PM, PQ. Trascurando grandezze infinitamentepiccole di ordine superiore, possiamo trattare la faccetta PMQ del cono come pianae sostituire alla superficie sferica C il suo piano tangente in m; e per tal modo ilcompito nostro si riduce a considerare lintersezione mq del piano PMQ col pianoperpendicolare in m a MP ed a trovare larea generata da q


Memorie della Reale accademia delle scienze di Torino . elto. Esso corrisponde ad un elemento mq del contorno sse questo è lintersezione della superficie sferica C collelemento PMQ della superfìcie 320 GALILEO FERRARIS conica, compreso tra le generatrici PM, PQ. Trascurando grandezze infinitamentepiccole di ordine superiore, possiamo trattare la faccetta PMQ del cono come pianae sostituire alla superficie sferica C il suo piano tangente in m; e per tal modo ilcompito nostro si riduce a considerare lintersezione mq del piano PMQ col pianoperpendicolare in m a MP ed a trovare larea generata da questa intersezionequando, rimanendo fissi questo piano perpendicolare ed il punto P, lelemento diretta MQ subisce lo spostamento — ds e trae seco la faccetta PMQ. Per maggiorechiarezza noi ridisegneremo nella fig. 45 la faccetta mobile PMQ e lintersezione mqdi essa col piano perpendicolare in m ad MP; e servendoci di questa figura cerche-remo di determinare prima la direzione, o versore, — e poi la grandezza, o tensoredel vettore A in Fig. 45. Quanto alla direzione, noi osserviamo subito che, se lo spostamento ds si facessenel piano della faccetta PMQ, larea generata da mq nel piano perpendicolare in malla faccetta medesima sarebbe uguale a zero. Ciò vuol dire che A non ha alcunacomponente nel piano PMQ; ciò vuol dire, in altri termini, che A è perpendicolarea questo piano. Rimane ora a vedere con quale ramo della normale esso coincida. A tal fine basta ricordare che la direzione del vettore è quella nella qualeil potenziale diminuisce [35], e che perciò la direzione di A è quella nella quale,tenendo immobile MQ, bisogna spostare P, per fare sì che la superficie uj diminuisca;ossia è opposta a quella, nella quale, tenendo immobile P, bisogna spostare MQperchè cu diminuisca. Ora supponiamo che la faccia della lamina veduta dal punto Psia la positiva; in tale caso tu è positiva [46], e diminuisce quando diminuisce ilsuo valore assoluto, ossia quando pe


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