Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Adi .XXVI. marso in .mccclxx. il cardinale si partìo di Lucchacon tucta sua brigata, & andòne verso Roma & uscio perporta San Cervagi; et come fu partito, subito per la brigata delgomfalone del Cecino si cominciò a disfare alquanto della for-5 tezza di tal porta; però che quine erano alla guardia; disponen-dosi i ciptadini a uno volere che il castello dell Agosta si man-dasse per terra, considerato che quello era stato cagione cheLuccha et Luchesi erano stati suiecti & soctoposti più di . Et vedendo alcuno che tal castello si dovea disf


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . Adi .XXVI. marso in .mccclxx. il cardinale si partìo di Lucchacon tucta sua brigata, & andòne verso Roma & uscio perporta San Cervagi; et come fu partito, subito per la brigata delgomfalone del Cecino si cominciò a disfare alquanto della for-5 tezza di tal porta; però che quine erano alla guardia; disponen-dosi i ciptadini a uno volere che il castello dell Agosta si man-dasse per terra, considerato che quello era stato cagione cheLuccha et Luchesi erano stati suiecti & soctoposti più di . Et vedendo alcuno che tal castello si dovea disfare, nonIO parendoli esser ben facto, per che avea disiderio di dominio, or- c. 90 i88 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE dillo che si mandasse bando che, a pena della testa, neuno ardis-se disfare nò smurare matone del castello. CCXV. Come li frati di Sa Romano disfeceno la porta DEL CHASTELLO, CHE ERA CONTRA ALLA CHIEZA DI Sa RoMANO. Sentendo ciò quelli che socto giugho di servitù erano vissuti, siridusseno a Sa Romano, & d


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