. . credere, che cfìcndo que/laSignora nata di nobilifsimo fangne, & maritata al Signor G i _ hh i E K T o DELLE IMPRESE BERTO da Correggio, Signore parimentedi fangue illuftrirsimo,.di Signorili,-& lodeuolirsimi cortumi, & danimo generofo, abbiavoluto con quefta Imprefa dimoftrarà fé ftefla,& al mondo la me-diocrità, che ficoniiiene ad ogni vera, &onef1:irsima Donna, nelconuerfare, & inogni attion Tua, noncfìendo né fouerchiamenteriiftica,& fcropolofa, fiiperflitiofa, ò ipocrita, ne allincontro fo-ucrchiamente libera,& fìciira, per
. . credere, che cfìcndo que/laSignora nata di nobilifsimo fangne, & maritata al Signor G i _ hh i E K T o DELLE IMPRESE BERTO da Correggio, Signore parimentedi fangue illuftrirsimo,.di Signorili,-& lodeuolirsimi cortumi, & danimo generofo, abbiavoluto con quefta Imprefa dimoftrarà fé ftefla,& al mondo la me-diocrità, che ficoniiiene ad ogni vera, &onef1:irsima Donna, nelconuerfare, & inogni attion Tua, noncfìendo né fouerchiamenteriiftica,& fcropolofa, fiiperflitiofa, ò ipocrita, ne allincontro fo-ucrchiamente libera,& fìciira, per rifpetto almeno della maligni-tà delle genti, troppo pronte à mal giudicare nelle cofe altrui. Etè quella Imprefa tanto più bella, & vaga, quanto che fi vede auerfra le figure, & il Motto efprefla leggiadramente quella belU fen-tentia purin quefto propofito ;■ Ejlmodus in rebus, fnnt certi denique fines. Ohos ultra i citraj; nequit conftflere re6ium ,.Vs A. queiUmedcfim^Signora per fua Imprefa quellaltra %. ^^È% Che è vna fiamma,col Motto, D e o r s v m N v n crv a m . che utItaliano dicono. Non mai a baffo. Non mai alfingiufo. eflendopropria natura della fiàma di falir verfo il Cielo, & in qualunquemodo,che fi voglia far proua di rolgere il corfojò viaggio fuo, perfarla piegar in giufo,ella fempre fi riuolge in fufo da fc la qual marauigliofa natura, & proprietà fi vede ,.che queftabellifsima,& gentilissima Signora facendo come vno fpeciofo fe-gno allanimo di fé medefima, voglia non-vantarfi,. ò gloriarfi, maproporfiper documento, & difporfi ànonlafciar mai per qual (iKoglia violente,-, ò ftrana accidente^ di cofa^mondana^piegar lani- mo LIBRO II. PARTE IH. n, mo Tuo iniunabaHezza, né torcere, òrfiiolger mai da quella qe-riero(ìtà, che ella fi conofce auer dalla natura, dal fangue, & dalnodrimento, ma deuere llar Tempre come inuirta, ik eleuata alleoperationi alti, & ,&prfncipalmentc alla contempla^tione,&: al feruigio d
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