. Delle imprese, trattato . iJ legi, (ir dici vo-lucYunt. Cafsiodoro, vuol chel Pclicano, fia leroglifico dVnEremita là languido Eremita ; per che oltre alla folitudinc, noningraflaguido. fj-,^i ^ £i i^Yifo intefiino per vifcera, quicijuid efcurum accipit, fine ali-qua dijcoiìione tranjmittìt. Quando vorremo fignificar vnhuomoHuomo no ^^^ ancor che nobile ,-è humile, fingeremo il Pelicano che po-bile & hu- tendo far il nido in alto il fa in luogo bafiò, col motto, ^ALi-rnule. riOt^^ T^E QVESIEBJS, • Dello LIRBO SECONDO. ni. DELLO SPARVIERE, Cip. LIX.


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